Ci sono anche le alluvioni in Emilia-Romagna fra i disastri climatici più costosi del 2023

La classifica stilata dall’organizzazione benefica Christian Aid

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Foto Unsplash

Le alluvioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel mese di maggio sono al sesto posto della classifica dei venti disastri climatici più costosi del 2023, pubblicata il 27 dicembre. L’elenco, stilato dall’organizzazione benefica Christian Aid sulla base dell’Emergency Events Database (EM-DAT), include solo gli eventi estremi che, come dimostrato da molteplici studi, stanno diventando sempre più intensi e frequenti a causa dei cambiamenti climatici.

Le conseguenze delle inondazioni in Italia

Almeno 46mila persone hanno risentito dell’impatto delle alluvioni nel nostro Paese, che hanno portato a 15 vittime. 23 i fiumi che hanno esondato dai propri argini, con oltre mille smottamenti che hanno coinvolto più di cento Comuni. Lo sviluppo urbano e la conseguente impermeabilizzazione del suolo hanno contribuito a esacerbare la situazione, secondo l’analisi. Una pianificazione urbana maggiormente oculata, che guardi all’impiego di soluzioni basate sulla natura, potrebbe quindi fare la differenza.

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L’impatto della crisi climatica sulle regioni più povere del globo

Le venti catastrofi analizzate sono avvenute in soli quattordici Stati, a dimostrazione che alcuni più di altri sono costretti a subire le conseguenze peggiori della crisi climatica. “Nella ‘lotteria globale’ dei codici postali, sono i cittadini più vulnerabili a perdere. Gli abitanti dei Paesi poveri sono tendenzialmente meno preparati a far fronte alle calamità legate al clima, e hanno meno risorse con cui affrontare la fase di ripresa”, commenta Patrick Watt, amministratore delegato di Christian Aid.

 

“Il fatto che le comunità maggiormente colpite dal riscaldamento globale siano quelle che hanno contribuito in misura minore al problema è doppiamente ingiusto. I governi devono urgentemente adottare ulteriori strategie di riduzione delle emissioni e di adattamento ai cambiamenti climatici. E nel caso in cui l’adattamento non sia sufficiente, il fondo per le perdite e i danni deve risarcire i Paesi più poveri per gli effetti di una crisi che non è stata provocata da loro”, conclude Watt.

L’appello di Christian Aid

L’organizzazione chiede che le nazioni più ricche stanzino risorse ulteriori per finanziare il fondo Loss and Damage istituito alla COP28 di Dubai. Finora, come riporta il quotidiano britannico Guardian, hanno stanziato poco più di 700 milioni di dollari: meno dello 0,2 per cento delle perdite economiche subite annualmente dai Paesi in via di sviluppo a causa del riscaldamento globale. Inoltre, chiede di investire ulteriormente nei sistemi di allerta precoce (early warning) e azione tempestiva, per prevenire e mitigare il più possibile i danni provocati dai fenomeni meteorologici estremi.

Di seguito, la lista completa per il 2023 con il costo pro capite:

  1. Hawaii (Stati Uniti), incendio – $4.161
  2. Guam, tempesta – $1.455
  3. Vanuatu, tempesta – $947
  4. Nuova Zelanda, tempesta – $468
  5. Nuova Zelanda, alluvione – $371
  6. Italia, alluvione – $164
  7. Libia, alluvione – $105
  8. Perù, alluvione – $66
  9. Spagna, siccità – $50
  10. Myanmar, tempesta – $41
  11. Cile, alluvione – $39
  12. Haiti, alluvione – $36
  13. Messico, tempesta – $35
  14. Cile, incendio – $30
  15. Stati Uniti, tempesta – $25
  16. Cina, alluvione – $23
  17. Perù, tempesta – $20
  18. Malawi, tempesta – $17
  19. Stati Uniti, tempesta – $16
  20. Perù, alluvione – $9
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