Alieni in mare, riparte la campagna “Attenti a quei4!”

Fondamentale segnalare gli avvistamenti, ecco come

Si stanno diffondendo nei nostri mari, sono altamente invasive e a volte neanche buoni da mangiare. Si tratta di pesce scorpione, pesce palla maculato, pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato. Ernesto Azzurro, ricercatore del CNR-IRBIM che ha coordinato lo studio sul pesce scorpione ha evidenziato come tra le aree a rischio “La maggior parte dei nuovi avvistamenti è concentrata nel Mar Ionio, una delle aree che, secondo le proiezioni climatiche, presenta il più alto rischio di aumento della vulnerabilità all’invasione da parte di questa specie tropicale, insieme alle regioni più meridionali del Mare Adriatico. I risultati dello studio offrono indicazioni significative sul continuo processo di espansione di Pterois miles, confermando l’affidabilità dei modelli e sottolineando l’urgenza di implementare strategie efficaci di monitoraggio e gestione”.

Chi li avvista può offrire supporto alla campagna di allerta “Attenti a quei4!”, vòlta a informare la cittadinanza sulla presenza di queste specie invasive nei nostri mari.

Si tratta di una iniziativa dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Ancona (Cnr-Irbim), in collaborazione con il progetto AlienFish, rilanciano la campagna “Attenti a quei4!”.

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“L’aumento delle catture e segnalazioni da parte di pescatori e subacquei, da un lato conferma l’importante ruolo da loro svolto a supporto dei ricercatori nell’attività di sorveglianza della diffusione delle specie aliene, dall’altro evidenzia la necessità di ampliare il coinvolgimento degli operatori del mare e di promuovere una chiara attività di comunicazione alla cittadinanza sulle specie potenzialmente pericolose per la salute umana, senza creare allarmismi” sottolinea Manuela Falautano, ricercatrice dell’Ispra, coordinatrice per l’Ente delle campagne “Attenti a quei4!”.

Come procedere a segnalare l’avvistamento

Per contribuire al monitoraggio è importante documentare con foto o video la specie, ed inviare la propria osservazione tramite il link. In alternativa sarà possibile utilizzare WhatsApp al numero di telefono + 320 4365210 o i gruppi Facebook Oddfish – https://www.facebook.com/groups/1714585748824288/ e Fauna Marina Mediterranea https://www.facebook.com/groups/faunamarinamediterranea/?locale=it_IT utilizzando l’hashtag: #Attenti4.

Ecco nel dettaglio i 4 alieni:

Pesce scorpione (Pterois miles) – entrato dal Canale di Suez, è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2016 ed è una tra le specie più invasive al mondo, conosciuta anche per aver colonizzato gran parte delle coste Atlantiche occidentali con imponenti impatti ecologici. La specie è commestibile ma bisogna fare attenzione alle spine, queste possono causare punture molto dolorose anche 48 ore dopo la morte dell’animale.

Pesce palla maculato (Lagocephalus sceleratus) – entrato dal Canale di Suez, segnalato per la prima volta in Italia nel 2013, è caratterizzato dalla presenza di macchie scure sul dorso grigio-argenteo. La specie possiede una potente neurotossina che la rende altamente tossica al consumo, anche dopo la cottura. Inoltre, ha una possente dentatura con la quale può infliggere morsi dolorosi

Pesce coniglio scuro (Siganus luridus) e Pesce coniglio striato (Siganus rivulatus) – anch’essi entrati dal Canale di Suez,  sono stati segnalati in Italia per la prima volta nel 2003 e nel 2015, rispettivamente. Specie erbivore particolarmente invasive, sono entrambe commestibili ma bisogna fare attenzione alle spine. Queste possono causare punture dolorose anche dopo la morte dell’animale.

Specie Aliene

 


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