Consiglio dei Ministri su bonus edilizi, siti contaminati, acque reflue

Gli esiti dell'incontro di ieri 28 dicembre alle 17.02

Alcune disposizioni su energia ambiente ed efficienza energetica in edilizia rispetto quanto stabilito dal Consiglio dei Ministri riunitosi giovedì 28 dicembre 2023, alle ore 17.02.

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Ambiente e sicurezza energetica, diverse le proroghe

Alcune proroghe che riguardano la ricognizione dei siti contaminati e l’uso delle acque irrigue. Nello specifico:

Viene prorogato al 30 giugno 2024 il termine per lo svolgimento delle attività “volte ad assicurare il completamento degli interventi urgenti necessari per risolvere la grave situazione nello stabilimento Stoppani sito nel Comune di Cogoleto in provincia di Genova”.

Proroga al 1° gennaio 2025 il termine per l’adozione dei decreti ministeriali per realizzare la ricognizione e la riperimetrazione dei siti contaminati attualmente classificati di interesse nazionale ai fini della bonifica.

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Proroga al 30 giugno 2024 per definire le autorizzazioni  per il riutilizzo a scopi irrigui in agricoltura delle acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione, ai sensi del regolamento (UE) 2020/741 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 maggio 2020, per  le regioni e le province autonome territorialmente competenti.

Bonus edilizi: riconosciuto credito di imposta per Superbonus

Approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77.

Rispetto al “Superbonus 110%”, “sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023″. Mentre si confermano le percentuali previste per i lavori da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024.

Tutela per redditi inferiori a 15mila euro

Per garantire la conclusione dei cantieri “Superbonus 110%” a chi ha un reddito inferiore  a 15 mila euro con cantieri che hanno raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, “è previsto uno specifico contributo” “in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024”.

Sarà l’Agenzia delle entrate a erogare tale contributo secondo criteri e modalità che saranno indicate  entro sessanta giorni. tale importo “non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi”.

Escluse possibilità di cessione del credito d’imposta su interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo.

Bonus abbattimento barriere architettoniche:

si limita il novero degli interventi sottoposti all’agevolazione e i casi per i quali continua a essere previsto sconto in fattura e cessione del credito. Una decisione in ordine di tutelare le persone con disabilità e al fine di evitare l’uso improprio dei bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre sarà richiesta la tracciabilità dei pagamenti, da effettuare con il cosiddetto “bonifico parlante”.

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