mobilità sostenibile

A Torino è stato ufficialmente presentato il Polo nazionale della mobilità sostenibile e della manifattura, che sarà realizzato sotto la guida del politecnico di Torino. La struttura avrà aule didattiche e laboratori a disposizione delle imprese alle quali saranno forniti servizi di formazione e ricerca applicata. Il Cim4.0 (Competence center di Torino) si occuperà del coordinamento di tutti i servizi offerti dal nuovo Polo, coadiuvato da Camera di commercio di Torino, Api e Unione industriale.

I servizi offerti dal Centro tecnologico

Il centro tecnologico fornirà svariati servizi tra cui: formazione continua, ricerca finalizzata attraverso le attività di ricerca dello stesso Politecnico, ricerca applicata, ovvero trasferimento tecnologico, innovazione di prodotto e processo attraverso l’attività di tutti gli enti di ricerca pubblici e privati nel settore della mobilità sostenibile e della manifattura. Infine, networking e co-location di imprese, attraverso lo sviluppo di un ecosistema industriale territoriale. 

La disponibilità dei primi spazi del Polo è prevista entro il 2023.

L’ultimo decreto-legge del 25 maggio 2021 ha confermato un iter legislativo che già prevedeva la creazione di un Polo nazionale di eccellenza per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore dell’automotive, nell’area di crisi industriale di Torino. Lo stesso decreto cita i fondi previsti dal Mise, inoltre i primi 40 milioni, che daranno il via al progetto, saranno disponibili anche grazie a un contributo della regione Piemonte e della Camera di commercio di Torino. 

Il modello organizzativo “Hub&Spoke”

Questo Polo di eccellenza sarà organizzato secondo un modello “Hub&Spoke” (Centro con connessioni a rete) coordinato dal politecnico di Torino, con un hub principale a Torino, che sarà connesso a realtà di eccellenza in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Campania, Abruzzo, Toscana, Puglia, Basilicata e Sicilia.

Il rettore del politecnico di Torino, Guido Saracco, commenta: “Quando si riesce a fare sistema tra formazione, servizi alle aziende e ricerca applicata si creano le condizioni ottimali per realizzare progetti di sviluppo come quello del Polo della mobilità sostenibile e della manifattura. Nel Polo di Mirafiori, imprese italiane e internazionali troveranno ricerca applicata di alto livello, accompagnata anche dalla possibilità di formare il proprio personale con le competenze necessarie per implementare questa innovazione; potranno testare prodotti e soluzioni dall’alto valore tecnologico, essere in rete con grandi aziende, Pmi e startup, incubare, accelerare ed essere parte di un modello di sviluppo industriale unico nel suo genere”. 

Il rettore Saracco ha concluso dicendo che la possibilità di ripartire dal settore dell’automotive e dalla manifattura, ambiti storicamente trainanti per l’economia di questo territorio, rappresenta una grande opportunità per Torino, ma anche per il Piemonte e tutto il Paese, che oggi deve fondare la propria ripresa economica su un modello di sviluppo tecnologico di eccellenza, come quello che potrà essere messo in campo a Mirafiori. 

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