Abbinare in maniera proficua l’attenzione alla tutela ambientale con lo studio di innovazioni tecnologiche all’avanguardia. Il tutto con l’obiettivo di rendere i processi produttivi sempre più efficienti, riducendo al minimo il loro impatto sul pianeta. E’ questo l’elemento chiave del modello operativo di ProLam, azienda di Cisano Bergamasco che opera in Italia e all’estero nel settore dell’estrusione di profili di alluminio, nella pressofusione di leghe leggere e nello stampaggio di materiali plastici per molteplici applicazioni.

Puntare sugli ecopolimeri

La nostra azienda ha un’impronta green molto marcata – ha spiegato a Canale Energia Massimo Civilini, direttore commerciale di ProLam – tutelare l’ambiente e ridurre al minimo l’impatto dei nostri processi produttivi è per noi un obiettivo centrale. Crediamo in un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale e vorremmo lasciare ai nostri figli un mondo migliore. In questo senso ridurre l’utilizzo di plastiche di origine fossile è fondamentale”.

Per raggiungere questi risultati l’azienda sta destinando importanti risorse in ambito ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di riuscire a ottenere degli ecopolimeri biologici per la produzione di una parte dei propri articoli. Attualmente siamo in fase di studio”, ha sottolineato Civilini puntualizzando il fatto che i materiali plastici sono materiali strutturali. “Parliamo, infatti, di componenti angolari e giunti omega che fungono da elementi di connessione tra profili di allumino per formare telai e strutture utilizzate in vari campi di applicazione, tra i quali il settore del trattamento industriale dell’ariaIn questo senso ben si comprende come sia fondamentale garantire un’adeguata resistenza meccanica del materiale”.

Un “passaggio complesso”

Il passaggio agli ecopolimeri si configura, quindi, come un’evoluzione non priva di complessità. Si tratta di questioni che vanno affrontate attraverso una serie di studi mirati, volti a valutare le specifiche caratteristiche del materiale utilizzato, in modo da evitare una riduzione dei livelli di performance. “La nostra azienda utilizza materiale plastico caricato con della fibra di vetro, per questo motivo sostituirlo con ecopolimeri di natura biologica è complicato. Bisogna portare avanti una serie di ricerche approfondite per ottenere un biomateriale che abbia una formulazione adatta, in grado di garantire le stesse caratteristiche di resistenza meccanica attualmente presenti nei polimeri di plastica tradizionale”.

Obiettivi di lungo periodo

Se attualmente l’azienda è in una fase iniziale di ricerca (gli studi sono partiti circa un anno fa), il risultato che vuole riuscire a ottenere è piuttosto ambizioso. L’obiettivo futuro è quello di sostituire, una volta portata a termine la fase di ricerca, tutto il materiale plastico di origine fossile con i biopolimeri. Naturalmente il processo sarà graduale e ci sarà una prima fase di transizione, legata al fatto che bisognerà proporre queste soluzioni al cliente. Tuttavia lo scopo principale della nostra ricerca è quello di riuscire sostituire tutto il materiale plastico con la bioplastica green”.

Le potenzialità della robotica

Un altro elemento chiave su cui punta ProLam per rendere sempre più performanti i suoi processi produttivi è l’innovazione tecnologica. “Attualmente ci avvaliamo di robot, monitorati da una centrale operativa. Si tratta di macchinari che sono in grado di effettuare autonomamente operazioni di gestione del materiale in uscita dalle presse, di controllare la qualità del prodotto finito e procedere direttamente all’inscatolamento”, ha spiegato Civilini.

Verso l’Intelligenza Artificiale

Anche per quanto riguarda questo ambito l’azienda ha uno sguardo lungimirante, con una particolare attenzione agli input legati all’orizzonte dell’intelligenza artificiale. E’ questo il territorio che si vorrebbe riuscire ad esplorare puntando, ad esempio, su robot con un maggiore grado di autonomia e una migliore capacità di elaborazione dei dati e di comunicazione con il personale. “L’innovazione tecnologica per l’azienda è un tema chiave. Anche se usare in questo momento il concetto di Intelligenza Artificiale per descrivere i processi produttivi dell’azienda sarebbe improprio, l’idea è comunque quella di affrontare in futuro questi temi. Un esempio potrebbe essere un sistema operativo in grado di interfacciarsi con l’operatore e di elaborare dati per gestire autonomamente l’organizzazione del processo di produzione“, ha spiegato il direttore commerciale di ProLam.

Altri progetti

L’azienda ha inoltre annunciato in via ufficiale, in una nota, una serie di progetti frutto del lavoro degli ultimi anni. Si tratta in particolare dei sistemi brevettati a taglio termico altamente efficienti, dell’ampliamento di sistemi per serrande e dell’evoluzione dei componenti come cerniere e maniglie (ad esempio la nuova maniglia brevettata a scrocco rotante regolabile, la DN ISO ADJ). 

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.