Pizzaok

Un robot capace di preparare la pizza in maniera assolutamente autonoma. E’ l’innovativa soluzione realizzata dalla startup francese Pazzi, che, dopo avere aperto un’attività commerciale temporanea a Montévrain (Seine-et-Marne), ora, a distanza di un anno, apre un negozio permanente. 

Come vengono preparate e vendute le pizze

Ma come vengono preparate le pizze in questo ristorante di ultima generazione? Un robot dotato di due bracci automatizzati impasta e prepara le pizze all’interno di una stanza della superficie di circa 50 metri quadri. Le pizze una volta pronte sono consegnate tramite uno sportello apposito ai clienti. L’ordine può essere effettuato dai clienti tramite un portale web oppure direttamente dallo smartphone tramite app. Nonostante tutte la attività del ristorante possano essere effettuate in maniera automatizzata è richiesta ancora la presenza di esserti umani per la fornitura delle materie prime necessarie a preparare la pizza, ma anche per la manutenzione dei locali.

Quanto costa la pizza

Il costo della pizza è compreso tra gli 8 e i 14 euro e varia in base alle dimensioni. Inoltre tutti i prodotti impiegati sarebbero di origine biologica.

Da sottomarino a data center

A Marsiglia, invece, un nuovo data center verrà realizzato a partire da un ex sottomarino tedesco mai completato e rimasto abbandonato da 75 anni.  Il progetto di realizzazione della struttura, che si caratterizza per 251 metri di lunghezza e per 45 di larghezza, verrà gestito da Interxion, una società attiva dal 1998 nel comparto data center denominato MRS3. I costi si aggirano intorno ai 170 milioni di euro.

Atterraggio autonomo per aerei di piccole dimensioni

Passiamo ora a una soluzione innovativa in ambito mobilità aerea. In tutto il mondo gli aerei atterrano frequentemente in maniera automatica. tuttavia va puntualizzato che la manovra non viene eseguita autonomamente, perchè l’aeromobile è guidato dalla torre di controllo dell’aeroporto tramite un’apposita tecnologia (di cui spesso i piccoli aeroporti non dispongono). Ora un team di ricercatori dell’Università tecnica di Monaco (Germania)  ha messo a punto un sistema, denominato  C2Land,  che permette l’atterraggio autonomo per veivoli di piccole dimensioni.

Come funziona la tecnologia

Il funzionamento di questa tecnologia si basa sul gps e sfrutta delle telecamere a infrarossi per localizzare la pista di atterraggio, senza farsi influenzare dalla condizioni meteorologiche. La traiettoria viene calcolata coordinando i dati gps con quelli di tracciamento della pista. Un primo atterraggio si è svolto con successo a maggio 2019.

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