Le città possono rappresentare la chiave del cambiamento per rispettare gli obiettivi al 2030 dell’Agenda delle Nazioni Unite. Ne sono convinti al convegno City Lab 2030 Sviluppo e sostenibilità urbana che si è svolto oggi 24 giugno presso la sala del Refettorio della Camera dei Deputati a Roma.

Energia, spreco di risorse alimentare, mobilità vicinanza con la parte rurale che foraggia la stessa sussistenza delle città,sono i messaggi al centro dei lavori della giornata. “Possiamo far sì che l’urbanizzazione da una sfida, diventi un’opportunità. Grazie ad un approccio integrato e resiliente tra energia, salute, spazi verdi” è quanto sottolinea Hans Hoogeveen indipendent chairperson del Fao Council.

Ripensare il modello di città può dire ripensare il futuro

“Ogni anno perdiamo un terzo dei nostri alimenti per un valore di tremila miliardi di dollari. La scorsa settimana gli scienziati globali ci hanno detto che non conseguiremo i nostri obiettivi al 2030 di restare in 1,5 Gradi C° ma arriveremo a 3 C°. Difatto sappiamo che con i modelli attuali non arriveremo ai nostri obiettivi 2030. Un messaggio triste, ma al contempo sappiamo di poter fare di più” rimarca Hoogeveen. “Possiamo invertire la tendenza e lo possiamo fare insieme. Dobbiamo trovare nuovi modelli nuove innovazioni in tutto il mondo dobbiamo farlo insieme”. Per questo l’iniziativa della Fao sottolinea come “Ripensare le città può dire ripensare il futuro”, spiega “Al momento le città sprecano le risorse. Ospitano il 55% della popolazione globale e producono oltre il 70% dei rifiuti”. Mentre secondo la Fao “Possiamo mettere a punto nuove soluzioni per produrre cibo locale e catene di approvvigionamento più brevi con sistemi agroalimentare più sostenibili”.

Seguendo queste indicazioni sarà possibile un futuro diverso che incrementi il benessere della città a livello globale. Il programma previsto dalla Fao riguarda in particolar modo l’implementazione di aree verdi nei sistemi urbani e favorisce i collegamenti tra le città e i luoghi di produzione degli alimenti.

La decarbonizzazione riguarda tutti i comparti

La decarbonizzazione riguarda tutti i comparti”, sottolinea il senatore Gianni Pietro Girotto, presidente della 10° commissione industria intervenuto da remoto all’iniziativa, segnalando però una priorità della filiera energetica. “Stiamo lavorando come M5s da nove anni su questo e abbiamo portato a casa diversi risultati. Il primo è il bonus 110% che permette quanto meno di dimezzare il consumo energetico delle abitazioni, per quanto il Governo è entrato a gamba tesa sul meccanismo. Noi stiamo cercando di ripristinarne le funzionalità. Dal lato della produzione aver recepito con un anno e mezzo in anticipo la direttiva europea sulle comunità energetica è stata motore di sviluppo. Si tratta di una soluzione ora legale e incentivata per 20 anni con vantaggi diretti e strutturali per tutta l’Italia. Infine” rimarca Girotto, “Serve semplificare. Per questo serve avviare la commissione Via al Pnrr che sarà impegnata ad approvare i grandi impianti di rinnovabili. È previsto anche entro fine anno il decreto attuativo per approvare le grandi comunità energetiche. Fatto questo bisogna concentrarsi sulla semplificazione burocratica”.

Gli emendamenti al voto

“Recentemente ho proposto tre emendamenti che sono stati approvati quindi autoconsumo fino a 10kWh per le aziende e semplificazione per impianti fino a  100kW. Infine ho richiesto la semplificazione stabilire impianti nella cintura fino a 500 metri intorno alle zone industriali. Questa è la strada su cui puntare” conclude Girotto.

Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei deputati, rimarca il ruolo delle città come produzione di energia sostenibile grazie alla possibilità di utilizzare tutti gli spazi cittadini possibili per inserire energie rinnovabili su tetti e infrastrutture esistenti.

la giornata di lavori è proseguita analizzando gli strumenti economici e istituzionali che possono contribuire a un cambiamento nel modello delle città.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.