monopattino
In copertina, una foto d’archivio di Canale Energia.

La maggioranza dei cittadini di Roma è a favore di monopattino e bicicletta in sharing: questa quota supera l’80% tra i giovani e scende significativamente sotto la metà solo tra gli over 64. Promosso il digitale come strumento per migliorare la mobilità alternativa al mezzo privato: per gli abitanti della Capitale la tecnologia darà un contributo decisivo alla sicurezza.

È quanto emerge dalla ricerca presentata il 12 luglio nel corso dell’iniziativa Mobilità urbana e nuove tecnologie organizzata dalla fondazione Italia Digitale.

Il monopattino va forte tra i giovani

La ricerca, realizzata dall’istituto Piepoli, mette in luce le principali tendenze facendo emergere il particolare gradimento dei giovani verso il monopattino, considerato la prima alternativa al trasporto pubblico.

Circa un terzo degli intervistati vorrebbe più mezzi in sharing anche se molti giovani ritengono la quantità attuale di mezzi sia adeguata anche se andrebbe promossa in maniera più adeguata. Inoltre, sei cittadini su dieci promuovano l’idea di ridurre i parcheggi per auto private per destinarli ai mezzi in sharing.

I risultato dello studio rappresentano uno strumento di pianificazione per la mobilità nella Capitale. Lo sottolinea nella nota stampa il presidente di fondazione Italia Digitale, Francesco Di Costanzo: “La chiave digitale sta diventando insostituibile per capire meglio come evolve ogni settore della vita delle persone. A Roma quello della mobilità è molto sentito, e come fondazione abbiamo voluto contribuire, con questo studio, a prefigurarne gli sviluppi”.

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Sharing e tecnologie per la mobilità sicura

Uno dei dati rilevante che emerge dalla ricerca è che i romani considerano biciclette e monopattini in sharing una risorsa per combattere il traffico e l’inquinamento. L’87% è d’accordo sul fatto che le amministrazioni dovrebbero investire di più per ridurre l’uso dell’auto privata (mettendo rastrelliere, investendo in tecnologia, migliorando la segnaletica orizzontale e verticale, promuovendo la sensibilizzazione). Non solo, la maggioranza degli intervistati (59%) è d’accordo con la scelta di ridurre il numero dei parcheggi per le auto private e destinarli alla sosta dei mezzi in sharing, come obiettivo che le amministrazioni dovrebbero seguire.

Per la quasi totalità del campione (92%), le tecnologie di parcheggio che consentono di lasciare i veicoli solo in aree precise e delimitate, così come quelle per la rilevazione di uso improprio, sono importanti.

 

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