Il Programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile (Primus) vuole stimolare l’adozione di iniziative che facilitino gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro nei Comuni con almeno 50.000 abitanti. È stato approvato con decreto direttoriale della Direzione Generale per il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente nel dicembre 2018, pubblicato in Gazzetta ufficiale l’8 febbraio 2019, e mette a disposizione un finanziamento di 15 milioni di euro.

I progetti, si legge sul sito del Ministero dell’Ambiente, saranno cofinanziati e dovranno promuovere la realizzazione di piste ciclabili, lo sviluppo della sharing mobility e la crescita delle attività di mobility management presso le sedi delle Amministrazioni dello Stato (sedi centrali e periferiche), delle Amministrazioni territoriali, delle scuole e delle università.

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Lo strumento “si inserisce molto bene in tutte le azioni previste a livello generale e particolare per lo sviluppo della mobilità sostenibile, come i Piani urbani di mobilità sostenibile (Pums)”, commenta a Canale Energia Angela Chiari, mobility manager di Area del Comune di Parma, anche se “non sono molte le risorse a disposizione”.

Sarà difficile stimolare l’abbandono dell’auto privata, tanto cara agli italiani, in favore di nuove scelte quotidiane di spostamento, anche in condivisione. Resta il fatto che “è un buon segnale che il Ministero si preoccupi di finanziare attività di mobility management”, prosegue la mobility manager. Ad oggi si è già interfacciata con i mobility manager che operano a Parma “e ho chiesto loro di inoltrare le proprie osservazioni, così da valutarle insieme all’Assessore per la mobilità sostenibile . L’idea, anticipa la Chiari, è di sfruttare l’infrastruttura esistente, puntando sui finanziamenti per lo snellimento degli spostamenti.

La PA centrale inizia a tenere sempre più conto dell’importanza della gestione degli spostamenti per ridurre il traffico veicolare e migliorare la vivibilità delle città: “Con il Collegato ambientale abbiamo ricevuto un finanziamento di quasi 1 milione di euro per un progetto che coinvolge 12 partner nella costruzione di piste ciclabili e nella razionalizzazione degli spostamenti tra casa, aziende e scuole”. Purtroppo, però, le difficoltà burocratiche rendono difficile il rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione del progetto e, per questo, “dovremo chiedere una proroga della chiusura del bando, previsto per il 2020, come sappiamo faranno altri comuni”.

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