intermodalità sostenibile
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Soddisfazione da parte dell’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile (Alis) per il raddoppio delle risorse pubbliche destinate al ferrobonus e al marebonus. I decreti direttoriali del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, pubblicati di recente, prevedono per il 2021 un importo complessivo, rispettivamente, pari a 50 milioni di euro e a 45 milioni. Per il presidente di Alis Guido Grimaldi tali misure devono essere “rese strutturali” e “aumentate a 100 milioni all’anno per ciascuna”, afferma in una nota stampa.

Cosa sono il ferrobonus e marebonus

Ferrobonus

Il ferrobonus è un contributo per le imprese e gli operatori che preferiscono trasportare le merci in modo combinato o trasbordato su ferrovia al posto del trasporto effettuato totalmente su strada. La finalità è lo spostare il traffico delle merci dalla rete stradale a quella ferroviaria. Si rivolge soprattutto all’Italia meridionale, dove permane l’utilizzo massivo del traffico su strada.

Il 24 novembre 2016 la Commissione europea ha approvato il contributo ferrobonus a sostegno del trasporto merci, poi inserito nella Legge di Stabilità 2016 su richiesta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Marebonus

Il marebonus, anch’esso approvato dalla Commissione europea il 20 dicembre 2016 e inserito nella Legge di Stabilità 2016 su richiesta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è un incentivo volto a sostenere il trasporto delle merci via mare.

Anche in questo caso si vuole incentivare l’utilizzo della via marittima rispetto a quella terrestre, attraverso un sostegno parametrato alla strada evitata in territorio nazionale. Marebonus è finalizzato anche a realizzare progetti per migliorare la catena intermodale, così da progettare servizi marittimi per il trasporto combinato delle merci e il miglioramento dei servizi su rotte esistenti, in arrivo e in partenza dai porti italiani.

Rendere strutturali e aumentare le misure intraprese

Sulla scia di questo incremento di risorse, l’Associazione chiede anche interventi finalizzati a rinnovare le flotte di camion. “Grazie alle risorse stanziate dal Fondo complementare al Pnrr, e come previsto nei recenti decreti firmati dal ministro Giovannini, sono stati stanziati 500 milioni per il rinnovo della flotta navale e 200 milioni per il rinnovo delle infrastrutture ferroviarie”, evidenzia in nota Grimaldi.Allo stesso tempo, auspichiamo però interventi a favore del rinnovo delle flotte camionistiche, al fine di risolvere il paradosso di un Paese fortemente orientato al green come l’Italia, che ha però il parco mezzi stradale più anziano d’Europa, secondo solo alla Grecia”.

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