Con le tecnologie smart si risparmiano consumi per il 14%

I risultati della sperimentazione di due anni del progetto europeo enCOMPASS,

smart-home-graphicLe smart technologies possono aiutare a ridurre i consumi energetici fino al 14,8% nelle abitazioni con consumi elevati e oltre il 16% nelle scuole primarie.

Questi i risultati della sperimentazione di due anni del progetto europeo enCOMPASS, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Horizon 2020 a cui hanno lavorato 14 partner di 7 Paesi, coordinati dal Politecnico di Milano.

In cosa consiste l’attività di progetto

Nello specifico, enCOMPASS è stato sviluppato su una piattaforma che elabora e raccoglie i dati  dei contatori intelligenti di elettricità e gas e di una rete di sensori istallate dal progetto per monitorare la presenza di persone nei locali ed eventuali parametri come la temperatura e l’umidità. La piattaforma dialoga tramite app con i soggetti coinvolti e permette di verificare, in tempo pressoché reale, i consumi. L’app invia anche in tempo reale suggerimenti per ridurre l’impatto ambientale, valutando i diversi fattori di consumo (impianto di riscaldamento, boiler, frigorifero, lavastoviglie etc.) e il profilo di ogni utente.

I piloti: dove si sono svolti e con che risultati

La sperimentazione sul campo è durata due anni a Gambarogno (Svizzera), Hassfurt (Germania) e Salonicco (Grecia) e ha dimostrato l’efficacia della sinergia tra strumenti e metodo. Sono state coinvolte scuole, abitazioni private e altri ambienti come uffici e servizi aperti al pubblico.
In Svizzera sono state coinvolte settanta abitazioni, una scuola elementare e la sede di un Municipio. In Germania sono state monitorate novanta abitazioni, due scuole elementari e un edificio pubblico. La Grecia ha contribuito con cento abitazioni, una scuola superiore, due edifici sedi di uffici e una biblioteca.

Aspetti di maggiore performance

Le aree con riduzioni più semplici sono state le realtà domestiche più “energivore”, il risparmio registrato è stato dell’11%, con un picco del 14,8% in Grecia. Le famiglie già “risparmiose” hanno totalizzato un risparmio energetico più contenuto, in quanto già virtuose con il materiale preesistente. Per un concreto passo avanti sarebbero necessari interventi strutturali di risanamento energetico dell’edificio o la sostituzione degli impianti di riscaldamento o dei grandi elettrodomestici (lavastoviglie, lavatrice, frigorifero).

Nelle scuole primarie è stata registrata una riduzione media dei consumi energetici pari al 16%, con picchi del 20,1% a Wunsidel, in Germania. C’è stato anche un grande interesse nella strutturazione del materiale didattico che ha anche visto l’uso di un gioco da tavolo FUNERGY, realizzato ad hoc.

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