Nasce il Gruppo Acqua, della Fondazione per la Sostenibilità Digitale

L'impegno vede coinvolti: Fondazione Acquedotto Pugliese, Gruppo Cap, Italgas, MM

Una Community nazionale degli operatori idrici per lavorare in ottica di trasformazione digitale a preservare e condividere una risorsa centrale come l’acqua. Nasce così il Gruppo Acqua della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, costituito dai soci della Fondazione Acquedotto Pugliese, Gruppo Cap, Italgas, MM.

Con queste premesse a Milano oggi 4 marzo è stato presentato il position paper del Gruppo in occasione del convegno “Sustainable Water: il ruolo del digitale nella gestione sostenibile della risorsa idrica”. Si tratta di un documento che analizza le diverse tecnologie digitali per il settore delle acque e le propone applicate a 14 casi d’uso. Il tutto in ottica di supporto agli obiettivi di sostenibilità di Agenda 2030.

Un position paper per realizzare un ecosistema sostenibile

“Siamo convinti che standard aperti interoperabili e codificati possono permettere di abbattere i costi” favorendo scelte sostenibili per realizzare ecosistemi digitali, come evidenzia Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la sostenibilità digitale.

Il tema della sostenibilità viene facilmente frainteso” commenta Epifani “la sostenibilità non è ambientalismo e non è ecologia, perché in questi approcci si dà priorità a un singolo aspetto della sostenibilità“. Per questo la sostenibilità “è sempre questione di scelte”, sopratutto consentire a chi verrà dopo di scegliere”. Per farlo è necessario avere una visione di insieme etra “ambiente, economia e visione sociale”.

La visione del sistema idrico integrato del “Gruppo Acqua”

“Il nesso tra tecnologie e sostenibilità è inscindibile ma il modo in cui ci applichiamo ai due strumenti cambia il risultato e l’approccio” sottolinea Alessandro Russo Ceo di Gruppo Cap. “Le tecnologie digitali devono essere pensate e declinate e incrementate in ottica di sostenibilità, ambientale sociale ed economica” rimarca Francesco Mascolo, Cep di MM Spa. “La sfida è comprendere come il dato sarà usato e a cosa serve” solo così si può calibrare correttamente e nel modo migliore la tecnologia necessaria, Paolo Lanza, direttore Acquedotto Pugliese.

“Grazie all’analisi dei dati” spiega Stefano Mereu, presidente Nepta, Gruppo Italgas, “oggi l’analisi della rete si basa sul comportamento storico della rete”. Elemento che ne ottimizza la manutenzione e ne abbatte i costi.

Tra le peculiarità del position paper emerge come i 14 casi presi come esemplare sottolineano diversi aspetti della digitalizzazione: “Ci sono grandi differenze nella gestione di acqua luce e gas, da qui abbiamo capito che sarebbe stato necessario capire come integrare queste funzioni con le tecnologie abilitanti” commenta Michele Tessera, direttore Digital Hub Gruppo CAP.

Lo stato della infrastruttura idrica in Italia

L’acqua in Italia non è uguale dappertutto. Ogni singola regione presenta dati diversi, in taluni casi, sottolinea la Fondazione, “decisamente preoccupanti”.
La dispersione lungo la rete idrica nazionale va dal 14% (ad esempio Milano) al 72%, con una media che si attesta al 42%. Inoltre in più del 50% dei Comuni Italiani le perdite idriche totali sono superiori al 35% dei volumi immessi in rete (dati ISTAT), mentre circa il 60% delle infrastrutture della rete idrica italiana, in media, ha più di 30 anni, mentre il 25% ha più di 50 anni.

Gruppo Acqua, della Fondazione per la Sostenibilità Digitale
Nella foto Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. Foto di Agnese Cecchini

Non solo, anche la percezione della situazione idrica è critica. Difatti secondo uno studio della Fondazione il 65% degli intervistati percepiscono come critica la situazione della rete in Italia. Mentre il 57% considera la digitalizzazione un elemento fondamentale per ridurre gli sprechi e ottimizzare i consumi.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.