Il Consiglio EU ha recentemente approvato le conclusioni sull’uso dei dati satellitari disponibili (pubblici, privati e commerciali), per la resilienza al cambiamento climatico, e sull’adozione etica, incentrata sulla persona, a favore dell’adozione dell’AI. La prima, sottolinea l’ampio potenziale delle osservazioni spaziali, provenienti da diversi satelliti come Copernicus, a mitigazione delle catastrofi naturali e delle crisi che incidono sulla sicurezza europea: con la stessa conclusione si promuove l’uso dell’intelligenza artificiale e si raccomandano misure di sicurezza contro possibili minacce, come gli attacchi informatici. Parallelamente, con un’altra serie di conclusioni intitolate Verso una strategia dell’UE sull’AI nella scienza, il Consiglio auspica una strategia globale per promuovere l’adozione dell’AI nella ricerca scientifica, trasformando il modo in cui la scienza viene praticata.

Proteggere dati satellitari da minacce informatiche
La conclusione riconosce che, per il trattamento dell’enorme quantità di dati spaziali di osservazione della Terra, l’AI può svolgere un ruolo cruciale nell’identificazione di modelli e anomalie, nell’integrazione di immagini ad alta quota e nello sviluppo di sistemi di modellizzazione. “La Commissione, insieme agli organismi europei e internazionali competenti, può supportare gli Stati membri nell’elaborazione e nella distribuzione di questi dati” si legge nella nota stampa “per orientare il loro processo decisionale in caso di crisi”. Con questo atto di indirizzo si sottolinea la necessità di attuare l’attuale quadro normativo sull’intelligenza artificiale e di garantire l’integrità dei dati utilizzati per la gestione delle crisi.
Le raccomandazioni per migliorare l’uso futuro dei dati satellitari sono diverse. Ad esempio, si sollecita l’integrazione di sistemi nuovi ed esistenti, l’interoperabilità delle infrastrutture, l’uso di standard comuni e iniziative di sostegno per l’armonizzazione delle procedure. Il Consiglio sottolinea, inoltre, l’importanza di proteggere la raccolta di dati satellitari, in particolare dalle minacce informatiche, e la necessità di adottare misure per rafforzare la sicurezza sia dei dati che delle infrastrutture. In tal senso, “la cooperazione tra amministrazioni, mondo accademico e industria sarà particolarmente importante in questo contesto”.
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AI: parametri di riferimento per scongiurare algoritmi distorti
Il secondo pacchetto di conclusioni riconosce l’importanza dell’AI nel supportare la ricerca sia di base che applicata. Oltre al suo ruolo cruciale nell’affrontare le sfide globali e nel migliorare la competitività, le esigenze della società e la transizione digitale in Europa. La collaborazione in tale ambito, in particolare i partenariati reciproci e non discriminatori a livello internazionale, “è fondamentale per migliorare lo scambio scientifico, garantire l’interoperabilità e promuovere uno sviluppo responsabile dell’AI” spiega il Consiglio EU. Le conclusioni sottolineano il valore di un utilizzo etico, sostenibile e inclusivo dell’intelligenza artificiale nella scienza.
Il testo riconosce che, nonostante la crescente importanza dell’AI nella scienza, l’UE attualmente non dispone di una politica specifica per facilitarne l’adozione in ambito scientifico. In tal senso, la Commissione sta sviluppando una nuova strategia europea che dovrebbe basarsi sulle migliori conoscenze e pratiche disponibili, da realizzare in stretta collaborazione con gli Stati membri e la comunità di ricerca e innovazione. L’adozione dell’AI in ambito scientifico, sottolineano le conclusioni, presenta anche rischi quali algoritmi distorti, manipolazione dei dati e problematiche etiche, che potrebbero portare a disinformazione o interruzioni. Per superare queste variabili, il Consiglio sollecita lo sviluppo di parametri di riferimento, linee guida e best practice di qualità, garantendo integrità, trasparenza e riproducibilità del lavoro scientifico.
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