Aumentano gli investimenti nel settore infrastrutturale italiano

Positive le performance del settore dell’energia, negative quelle dei trasporti: l’indagine EY.

Il 71 per cento degli investitori, negli ultimi quattro anni, ha investito nel settore infrastrutturale italiano. Nell’ultimo anno, in particolare, il 45 per cento ha effettuato degli investimenti nel settore dell’energia.

investimenti settore infrastrutturale EY
© EY

È quanto emerge dall’EY Infrastructure Barometer 2023, pubblicato il 30 agosto: un sondaggio annuale che ha coinvolto dirigenti di grandi aziende, investitori infrastrutturali, istituti finanziari e società di private equity del settore delle infrastrutture di tutto il mondo.

Fra gli ostacoli, ci sono le complessità normative e autorizzative

Mentre aumenta la rilevanza dei settori della tecnologia, dei media e delle telecomunicazioni (+5% rispetto al 2022); delle infrastrutture gestite in partenariato pubblico-privato (+4%) e delle infrastrutture sociali (+2%), gli investimenti nel settore dei trasporti registrano un’ulteriore contrazione (-2%). Sebbene la qualità delle infrastrutture italiane sia generalmente considerata in linea con la media europea, cresce la percentuale di coloro che le giudicano al di sotto.

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“Il settore infrastrutturale italiano è considerato un mercato chiave, sia per l’opportunità di colmare i divari infrastrutturali, sia per il riconoscimento del ruolo e della rilevanza della nostra economia nell’eurozona. Tuttavia, emerge una certa fatica nell’indirizzare risorse verso progetti inerenti al settore dei trasporti, soprattutto per le complessità normative e autorizzative percepite”, spiega Marco Daviddi, Strategy & Transactions Managing Partner di EY in Italia.

Il primato di energie rinnovabili ed efficienza energetica

Nella top five delle asset class che nell’ultimo anno hanno registrato maggior fermento in termini di investimenti si posizionano: strutture sanitarie, data center, energie rinnovabili, efficienza energetica, porti commerciali e logistica.

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Gli investitori – il 63 per cento dei quali afferma di selezionare aziende con un alto rating ESG – stanno aumentando l’allocazione nei loro portafogli di asset class caratterizzate da un profilo rischio/rendimento più elevato: le preferite nell’ambito core plus/value add sono i servizi infrastrutturali e l’economia circolare. In crescita, seppur più contenuta, gli investimenti nel settore delle infrastrutture greenfield.

Leggi anche: Le imprese italiane e gli investimenti nell’economia circolare

Il ruolo delle innovazioni tecnologiche

“Energie rinnovabili, efficienza energetica e sanità non solo hanno rappresentato gli ambiti di focalizzazione degli investimenti effettuati negli ultimi dodici mesi, ma sono anche le priorità di investimento individuate per i prossimi. Con una crescente attenzione alla sostenibilità e alle applicazioni tecnologiche, quali intelligenza artificiale, cloud, analytics e IoT, che potrebbero portare rilevanti benefici al settore”, conclude Daniele Ruggeri, Infrastructure Strategy and Transactions Partner di EY in Italia.

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