Sono almeno tre le vittime dell’esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi

"È una tragedia immane che colpisce la comunità emiliano-romagnola". Queste le parole del governatore, Stefano Bonaccini

Sono almeno tre le vittime dell’incidente avvenuto nella giornata di ieri, 9 aprile, alla centrale idroelettrica Enel di Bargi (BO), sul lago artificiale di Suviana. Si tratta di Vincenzo Franchina, 36 anni; Pavel Petronel Tanase, 45 anni; Mario Pisani, 73 anni. Si segnalano anche cinque feriti gravi e quattro dispersi.

A causare la tragedia è stata l’esplosione di una turbina al piano -8 dell’impianto, che ha provocato il crollo di un solaio e un incendio che si è sviluppato sott’acqua e ha generato una densa coltre di fumo, rendendo ancora più complesse le operazioni di soccorso che vedono impegnati oltre cento Vigili del fuoco.

Il cordoglio di Enel Green Power

“Nella centrale erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith. Da quanto ricostruito, il collaudo del primo gruppo di generazione era già terminato nei giorni scorsi e, al momento in cui è avvenuto l’incidente, era in corso il collaudo del secondo gruppo”, si legge in una nota stampa dell’azienda, che “sarà vicina in ogni modo ai feriti e alle famiglie delle vittime”.

L’appello del presidente della Regione

“È una tragedia immane che colpisce la comunità emiliano-romagnola. Adesso è il momento dei soccorsi, poi però pretendiamo di sapere le cause, cosa è successo: davvero non è tollerabile che si possa morire così sul lavoro”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenendo al Tg di LA7. “Il tema della sicurezza sul lavoro sta diventando un tema gigantesco in questo Paese. In ogni caso si dovranno appurare le cause, accertarle; è evidente che sia una tragedia”, ha aggiunto.

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