consumi elettrici

Il dato della domanda elettrica, nel mese di novembre, risulta in crescita del 3,5%. Lo rileva l’analisi mensile di Terna. A livello territoriale, la variazione tendenziale è stata positiva: +3,3% al Nord, +4,5% al Centro e +4,4% al Sud. Per quanto riguarda i consumi elettrici, il fabbisogno è stato pari a 26,4 miliardi di kWh, un valore in crescita del 3,8% rispetto allo stesso mese di novembre 2020.

Dall’inizio dell’anno, la domanda elettrica in Italia risulta in aumento del 5,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. In aumento del 2,9% l’indice Imcei, trainato dai principali settori monitorati dall’operatore, in particolare siderurgia, meccanica e alimentari.

Domanda e consumi elettrici in aumento: rinnovabili al 28%

Nel mese di novembre la domanda di energia elettrica in Italia è stata soddisfatta per circa il 93% con produzione nazionale e per la quota restante (7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In particolare, il mercato ha fatto registrare fenomeni come un aumento dei costi delle materie prime del settore elettrico che ha comportato un incremento generalizzato dei prezzi dell’elettricità in tutta l’UE pa e che ha modificato in maniera rilevante gli equilibri consolidati di mercato.

La produzione nazionale netta (24,3 miliardi di kWh) ha registrato una crescita del 14% rispetto a novembre del 2020. Le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 28% della domanda mensile. In aumento le fonti di produzione termoelettrica (+21,5%) ed eolica (+63,5%) mentre risultano in flessione quelle idroelettrica (-16,3%), fotovoltaica (-21,9%), geotermica (-3%). Per quanto riguarda il saldo import-export la variazione è pari a -48,2% per un effetto combinato di un aumento dell’export (+55%) e di una diminuzione dell’import (-39,8%).

Leggi anche Prezzi dell’energia ai massimi storici, in crescita emissioni e fossili

Performance positiva dell’industria

L’indice Imcei elaborato da Terna registra un incremento dei consumi industriali del 2,9% rispetto ai valori di novembre dello scorso anno. L’analisi del settore energivoro restituisce un quadro complessivamente positivo, con la crescita della siderurgia, della meccanica e degli alimentari. In flessione i settori del trasporto, cartario, materiali da costruzione e chimica. La variazione congiunturale dell’indice è positiva e pari a +1,4% rispetto al mese di ottobre.

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.