rinnovabili

I costi di produzione dell’elettricità potrebbero essere ridotti fino al 50% entro il 2050 se tutti i Paesi adottassero più velocemente sistemi rinnovabili al 100%. Lo rivela il rapporto Front-loading net zero elaborato da Wärtsilä. Il gruppo tecnologico finlandese ha pubblicato lo studio in vista della Cop26, dimostrando le opportunità ambientali ed economiche per gli Stati che decidessero di accelerare la propria decarbonizzazione.

Elettricità da rinnovabili a costi ridotti

Stando al rapporto, si possono ottenere riduzioni significative dei costi anticipando l’impiego di energie rinnovabil, principalmente eoliche e solari fotovoltaiche, e utilizzando tecnologie come lo stoccaggio e le centrali elettriche di bilanciamento termico. Lo studio indica che i sistemi a emissioni zero possono fornire elettricità più economica rispetto agli attuali basati sui combustibili fossili.

Accelerando i sistemi di energia rinnovabile al 100% si possono dunque ottenere vantaggi sostanziali. Il rapporto prende in esame Germania, India e California. Tre mercati le cui dinamiche e sfide energetiche sono molto diverse tra loro, ma che stanno dimostrando, secondo Wärtsilä, il percorso ottimale verso la transizione energetica.

In particolare, mette in luce alcuni punti che possono servire da modello:

  1. L’accelerazione verso le rinnovabili riduce l’uso di combustibili fossili (carbone e gas) e il relativo costo complessivo dell’elettricità. L’India può dimezzare i costi dell’elettricità entro il 2050. California e Germania, invece, possono ridurre i costi rispettivamente del 17% e dell’8% entro il 2040.
  2. L’energia a carbone – il 70% della produzione in India e il 33% in Germania – può essere sostituita in modo sicuro da fonti rinnovabili, con la flessibilità garantita dalle centrali elettriche e dai sistemi di accumulo di energia e bilanciamento termico già nel 2040.
  3. A breve termine si possono realizzare enormi risparmi di carbonio, consentendo il raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali. La Germania può evitare 422 milioni di tonnellate di anidride carbonica emessa entro il 2040. Ciò contribuirebbe a raggiungere l’obiettivo di riduzione del 65% (rispetto ai livelli del 1990) fissato per il 2030.
  4. Le energie rinnovabili, come principale fonte di energia primaria per la produzione di elettricità, possono favorire l’indipendenza energetica. Ad esempio, la Germania potrebbe evitare la necessità di importare 550 TWh di energia accelerando l’eliminazione graduale del carbone.

Oltre a questi casi, lo studio prende in esame ulteriori focus sulle transizioni energetiche di Australia, Cile e Regno Unito. La conclusione del rapporto è che le tecnologie necessarie per ottenere sistemi di energia rinnovabile al 100% sono già disponibili su larga scala: è quindi possibile decarbonizzare completamente i sistemi energetici prima del 2050.

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