offshoreImmagini satellitari per monitorare le possibili perdite di metano degli impianti offshore. Nuovo accordo tra TotalEnergies e GHGSat per identificare, quantificare e ridurre le emissioni associate alle operazioni in mare.

Immagini satellitari per monitorare le perdite

La tecnologia sviluppata, la Glint Mode, annulla gli effetti di disturbo dell’acqua sull’acquisizione dei dati e osserva il riverbero del sole sulla sua superficie. L’analisi delle immagini satellitari si integra a quella degli spettometri Ausea1 di TotalEnergies montati sui droni.

Le due realtà lavorano da tempo per affinare l’analisi delle perdite e già nell’ottobre del 2020 avevano stabilito un record mondiale sulla piattaforma di test TADI2 quantificando con successo la più piccola perdita controllata mai rilevata fino ad oggi. Il tutto rientra nel progetto Oil & Gas methane partnership (Ogmp 2.0) del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.

TotalEnergies, dichiara l’azienda in una nota, dal 2010 ad oggi ha ha dimezzato le proprie emissioni applicando “rigorosi standard di progettazione per le nuove iniziative per garantire emissioni di metano vicine allo zero”. L’azienda, prosegue, che “ha già ridotto il ricorso al flaring di oltre il 90% dal 2010, si impegna a non utilizzarla più entro il 2030″. L’obiettivo, aggiunge, “è di mantenere questa intensità di emissioni al di sotto dello 0,2%, per quanto riguarda il gas commerciale prodotto nei suoi impianti alimentati a petrolio e gasm e al di sotto dello 0,1% per gli impianti a gas”.

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