CARBONIO RINNOVABILE RCI

La Renewable carbon initiative (Rci), iniziativa internazionale formata da società leader nel settore chimico e bioeconomico e start-up innovative per lo sfruttamento dell’anidride carbonica, fondata nel 2020, si prefigge l’obiettivo di consentire alle aziende chimiche e dei materiali di affrontare le sfide degli obiettivi climatici fissati dall’Unione europea.

Evidenziando il fatto che, la decarbonizzazione non è un’opzione possibile per il settore chimico e dei materiali, dato che si basa interamente sull’uso del carbonio, è necessario trovare una strategia differente. A questo proposito infatti, la Rci ha pubblicato di recente un documento sul carbonio rinnovabile come principio guida per la trasformazione verso cicli del carbonio sostenibili.

Il cambiamento climatico antropogenico è causato direttamente dal carbonio fossile estratto dal terreno, ma le politiche europee di decarbonizzazione sembrano mettere in secondo piano alcuni settori che estraggono e utilizzano il carbonio fossile. Le industrie chimiche e dei materiali hanno un’elevata domanda di carbonio e funzionano essenzialmente con materie prime a base di quest’ultimo. A differenza del settore energetico, questi settori non possono essere decarbonizzati perché le molecole avranno sempre bisogno di carbonio.

L’equivalente della decarbonizzazione attraverso energie rinnovabili nel settore energetico è la transizione al carbonio rinnovabile nelle industrie chimiche e dei materiali derivati.

Le fonti di carbonio nuove e rinnovabili

Le fonti di carbonio nuove e rinnovabili sono attualmente: la biomassa, l’utilizzo di CO2 e il riciclaggio. Tutte fonti che per entrare a far parte del cambiamento sistematico verso il carbonio rinnovabile hanno bisogno di essere sostenute non solo dalle aziende, ma anche da misure politiche, sviluppi tecnologici e notevoli investimenti.

Pertanto, affinché il quadro politico sia di supporto, la Rci ha sviluppato undici raccomandazioni di policy concrete sul carbonio rinnovabile, sulla gestione del carbonio, sul sostegno alla trasformazione delle infrastrutture chimiche esistenti e sulla trasformazione degli impianti di bio-combustibile in fornitori di sostanze chimiche.
Le raccomandazioni classificate dai membri della Rci sono rispettivamente:

  • Il carbonio rinnovabile deve diventare parte integrante delle politiche e degli obiettivi, come elemento chiave per affrontare alla radice il problema del clima, fermando l’afflusso di ulteriore carbonio fossile e abbracciando il carbonio integrato nelle sostanze chimiche e nei materiali derivati, come parte integrante delle politiche dell’UE.
  • La gestione del carbonio deve diventare parte integrante di tutte le politiche e degli obiettivi: si deve organizzare adeguatamente il carbonio come risorsa circolare in tutti i settori industriali per la complessa transizione dall’attuale carbonio fossile al carbonio rinnovabile.
  • La necessità di sostenere la trasformazione delle infrastrutture chimiche esistenti dal carbonio fossile a quello rinnovabile, per raggiungere i volumi necessari e creare realmente un impatto.
  • Massiccia espansione delle energie rinnovabili e delle reti di idrogeno verde, in combinazione con il Ccu come veicolo per lo stoccaggio e il trasporto di energia rinnovabile.
  • Deve essere sostenuto l’accesso al mercato dei prodotti basati sul carbonio rinnovabile con quote vincolanti di carbonio rinnovabile nei prodotti “drop in”.
  • La rimozione del carbonio (dall’atmosfera) tramite Ccu dovrebbe essere considerata positivamente, specialmente la sostituzione del carbonio fossile con il carbonio rinnovabile nella produzione di prodotti chimici e materiali derivati.
  • Il sostegno finanziario, i vantaggi fiscali e le esenzioni fiscali per l’utilizzo del carbonio fossile devono essere rimossi.
  • Favorire standard, certificati ed etichette per il carbonio rinnovabile, database di prodotti per il carbonio rinnovabile e appalti pubblici.
  • Una corretta gestione del carbonio deve anche permettere la trasformazione degli impianti di biocarburanti in fornitori di prodotti chimici.
  • La disparità di condizioni per l’uso dei materiali e dell’energia nel settore della bio-economia deve essere superata.
  • Si deve mettere al centro della politica climatica le emissioni dell’ambito 3 per diventare veramente neutrali al carbonio.
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