carbonio

Nel nuovo rapporto Net zero by 2050: industrial decarbonization gains momentum to fight climate change, Global Data osserva che un numero crescente di aziende attive nei settori grandi emettitori di CO2, come quelli dell’energia, dei servizi pubblici, dell’acciaio e dei trasporti, ha annunciato impegni di decarbonizzazione per creare valore a lungo termine in un’economia a basse emissioni di carbonio.

In questo percorso, come rileva la società di analisi, sono numerose le startup che stanno offrendo soluzioni net zero che ruotano attorno alla generazione di energia rinnovabile e alla promozione di best practice quali elettrificazione, efficienza energetica, produzione e stoccaggio di idrogeno per accelerare le politiche di transizione.

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La decarbonizzazione dei colossi industriali

Per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, la decarbonizzazione del settore industriale diventa la priorità immediata per il taglio alle emissioni di CO2. In questo contesto, l’adeguamento all’infrastruttura industriale esistente delle tecnologie di cattura, e stoccaggio di carbonio diventerà cruciale.

Se le supermajor petrolifere, dell’acciaio e i giganti automobilistici puntano a raggiungere il net zero entro il 2050, Google rappresenta una discontinuità positiva. Secondo quanto riferito da Global data in una nota stampa, l’azienda tecnologica, carbon neutral dal 2007, avrebbe puntato su un obiettivo ancora più ambizioso, cioè rimanere attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con energia senza emissioni di carbonio.

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Progetti per la cattura del carbonio

Stando al rapporto di Global data, Shell punta a rendere concreto il progetto Polaris Ccs in Canada, una struttura con la capacità di immagazzinare 300 milioni di tonnellate di carbonio e catturare le emissioni dalla raffineria di Scotford.

ArcelorMittal attraverso l’XCarb innovation fund dell’azienda ha recentemente effettuato il suo quarto investimento (del valore di 30 milioni di dollari, pari a oltre 26 milioni di euro) per sfruttare la tecnologia di cattura del carbonio per lo stabilimento Carbalyst in Belgio.

Toyota ha implementato la strategia per ridurre le emissioni nella catena produttiva, oltre all’impegno di ridurre del 90% le emissioni dai nuovi veicoli rispetto ai livelli del 2010 entro il 2050.

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