Partenza senza sprint per le Camere. Intanto arriva il Milleproroghe

Montecitorio e Palazzo Madama si organizzano. In questa settimana lavori preparatori e qualche audizione

areraDopo il grande lavoro per la Legge di Bilancio che, come di consueto, caratterizza la fine dell’anno in Parlamento, il 2021 si è aperto con l’annuncio in aula della Camera di un altro provvedimento di rilevo: Il Ddl di conversione in legge del DL 31 dicembre 2020, n. 183, recante “disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall’Unione europea” (Milleproroghe. Consula la scheda dell’atto).

Camera

L’assemblea di Palazzo Montecitorio è tornata a riunirsi il 4 gennaio per le comunicazioni del presidente (qui il resoconto). Il Ddl di conversione del Milleproroghe, in particolare, è stato assegnato alla V commissione e ha assunto il numero d’atto 2845. Sono attesi anche i pareri delle commissioni I, V e XI.

L’aula si è riunita anche nel pomeriggio del 7 gennaio ma senza questioni legate al mondo dell’energia all’ordine del giorno. Da segnalare la presentazione di quattro interrogazioni: Muroni (LeU) su Pietasi e upstream (n. 5-05234); Silli (Misto) su un blackout in Toscana (n. 4-07956); Bartolozzi (FI) sulla pubblicazione della Cnapi per il deposito nazionale di rifiuti radioattivi (4-07943); Cavandoli (Lega) sul blocco della circolazione per i veicoli diesel Euro4 nella pianura padana (4-07937). La risposta al primo atto si svolgerà in commissione Ambiente, per gli altri tre è richiesta una risposta scritta.

I lavori nelle commissioni, invece, riprenderanno la prossima settimana.

Senato

Più lento l’avvio in aula di Palazzo Madama che tornerà a riunirsi il 12 gennaio, con all’ordine del giorno la ratifica di accordi internazionali.

Passando alle commissioni, nelle riunite Esteri e Politiche UE si sono svolte giovedì 7 gennaio le comunicazioni del Governo sugli esiti del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre scorso; occasione in cui i leader dell’UE hanno concordato l’obiettivo al 2030 di riduzione delle emissioni di gas a effetto sera del 55% rispetto al 1990.

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Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.