Rsa tra sicurezza ed efficienza energetica

Un'analisi sui consumi energetici generali e per assistito

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Foto di sungmin cho da Pixabay

Fare efficienza energetica nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) non è semplice, sono strutture che al loro interno hanno diversi consumi. Sono caratterizzate da molti spazi di servizio, oltre ai letti degli assistiti come: spogliatoi del personale, area mensa e a servizi ausiliari, tra cui spesso anche lavanderie. Le immagini della quarantena da Covid-19 sono strettamente collegate alle Rsa per errori e mal gestione di alcuni drammatici casi.

Per trasformare le Rsa in aree sicure, adatte ad ospitare ammalati da Coronavirus, è necessario ripensarne la logistica. Per farlo bisogna sapere a che costi si va incontro e, sopratutto, da che costi di mantenimento energetico si parte. 

Nel nostro piccolo possiamo fare un’analisi dei costi energetici. Abbiamo estrapolato da un’analisi effettuata su 11 strutture di una Rsa multisito presente in tutta la penisola italiana, 6 centri di dimensione omogenea e con consumi di gas ed elettricità direttamente a carico della Rsa.

Si tratta di circa 800 mila euro/anno di energia termica ed elettrica di costi complessivi, pari a:

• 1750.000 kWh/anno di consumi elettrici (per sito da 150000 a 350000 kWh/anno)

500.000 mc/anno di gas (per sito da 60000 a 90000 mc/anno), con significativa incidenza di Acs.

Vuol dire più di 1.300 euro all’anno/posto assistito solo per i consumi energetici. D’altronde sappiamo che la sanità ha un costo energetico elevato.

Valutazione della efficienza energetica di una Rsa

La  analisi di  dettaglio ha consentito di articolare meglio i costi energetici di riferimento per posto assistito e l’efficienza energetica della Rsa. I Kpi presi a riferimento sono “consumi energetici/posto assistito”.

Il  monitoraggio e l’inventario energetico
I consumi delle strutture sono stati monitorati per un anno (2019), attraverso i dati desunti dalla bolletta – Pod e Pdr-  di 11 siti per una superficie complessiva lorda minore di 100.000 mq  e circa 700 assistiti. Quindi una significativa dimensione di complesso immobiliare, non solo sotto il profilo energetico (ma anche per manutenzioni, rifiuti, ecc.) che merita una gestione in ottica facility management.
Le strutture sono similari a livello edilizio e impiantistico (riscaldamento a gas, gas per Acs mense e aree lavaggio interne, energia elettrica altri usi, compreso condizionamento estivo).

Alcune aree/locali dei siti sono dotate di condizionamento aria (nei siti del centro sud in quasi tutti i locali). Si è costruito un inventario energetico delle principali caratteristiche delle utenze (tensione/potenza elettriche, potenza generatori gas/età/tipologia, ecc.) e dei relativi consumi mensili, per il gas verificati anche con autoletture a cura committente, gradi giorno mensili dei vari siti ecc… Su tali basi è stata sviluppata analisi energetica supportata da specifici algoritmi, di nostro uso esclusivo, e con riferimento a benchmarck/target di qualità desunti anche da ns precedenti esperienze di analisi. Lo studio (oggetto di eventuale altro articolo) ha evidenziato aree di miglioramento per lo più gestionale stimate superiori  a 100.000 €/anno.

Consumo elettrico a posto assistito (kWh/posto assistito utilizzato)

Tra i sistemi a maggiore consumo elettrico i siti dispongono di mense (frigoriferi) e sistemi di lavanderia/asciugatrici interni che si sommano a impianti climatizzazione, specie estiva. Dal monitoraggio con datalogger nel mese di maggio si evidenzia bene l’incidenza tali consumi in orari diurni.

monitoraggio consumi energetici Rsa Efficienza energetica
monitoraggio consumi energetici Rsa

I consumi unitari dei vari siti sono abbastanza stabili ogni mese delle varie stagioni.

Un sito della zona Centro ha avuto problemi al sistema di regolazione e gestione dell’impianto di climatizzazione; altro sito del Centro ha tutto l’anno consumi alti per la vetustà degli impianti e per la conseguente gestione ottimizzabile. Per cui tali siti non sono poi considerati nel calcolo dei benchmark.

consumo posto assistito kWh mese rsa efficienza energetica
consumo posto assistito kWh mese

Emerge un andamento dei consumi per posto assistito oscillante tra 200 e 300 kWh/mese*posto assistito, con consumi maggiori in inverno (illuminazione interna) e estate (condizionamento aria in alcune zone). Su base stagionale si hanno i seguenti valori medi (in grigio i valori dei siti con criticità non considerati nelle medie).

consumo posto assistito anno diviso per aree geografiche rsa efficienza energetica
Consumo posto assistito anno diviso per aree geografiche rsa efficienza energetica

Benchmark medio: 250 kWh/mese o 3000 kWh/anno per posto assistito. Bisogna tenere conto del condizionamento estivo: Sud-3300 kWh/anno; Centro-3000 kWh/anno; Nord -2700 kWh/anno), cui corrisponde una spesa di 650 €/anno per posto assistito.

Un obiettivo di miglioramento porterebbe a raggiungere un target di qualità di 210 kWh /mese o 2500 kWh/anno per posto assistito (-17%)

Consumo gas a posto assistito (kWh/posto assistito utilizzato)

Per questi consumi occorre separare i consumi per riscaldamento, dipendenti dalla zona climatica, da quelli per altri usi generali (Acs in primis, anche per zone mense e lavanderie) indipendenti dal clima.

Consumi gas riscaldamento ambienti

Durante i mesi del periodo di riscaldamento, i consumi in argomento sono stati ottenuti deducendo dai consumi mensili, il consumo medio mensile del periodo di assenza riscaldamento ambienti.

Il grafico evidenzia andamenti non uniformi dovuti a migliorabile gestione impianti di riscaldamento (come ha confermato da approccio con firma energetica). In ogni caso i valori medi risultano:

consumo gas posto assistito anno rsa efficienza energetica

Benchmark medio:

  • mesi dicembre, gennaio, febbraio 3,5 kWh/mese*GG per posto assistito
  • mesi marzo, aprile, ottobre, novembre 2 kWh/mese*GG per posto assistito
  • stagione riscaldamento 3 kWh/GG per posto assistito, circa 0,32 mc gas/GG per posto per posto assistito

cui corrisponde una spesa di 0,26 €/anno*GG per posto per posto assistito, ossia

  • Sud 1000 GG – 320 mc gas/stagione; 260 €/stagione per posto per posto assistito
  • Centro 1500 GG – 480 mc gas/stagione; 390 €/stagione per posto per posto assistito
  • Nord 2500 GG – 650 mc gas/stagione; 530 €/stagione per posto per posto assistito

Un obiettivo di miglioramento porterebbe a raggiungere un target di qualità 2,6 kWh/mese*GG per posto assistito (-13%)

Consumi gas per usi generali

Per ogni mese di riscaldamento ambienti si è utilizzato il consumo medio mensile del periodo di assenza riscaldamento ambienti, per gli altri mesi il consumo specifico del mese, peraltro abbastanza stabile.

Un sito del Nord ha avuto problemi di funzionamento contatore gas, per cui i dati non sono affidabili. Per cui tale sito non è poi considerato nel calcolo dei benchmark.

Il grafico evidenzia relativamente uniformi, con leggeri picchi a maggio e settembre/ottobre. In ogni caso i valori medi risultano:

rsa efficienza energetica consumo gas posto letto uso generali

Benchmark medio: 380 kWh/mese per posto assistito, ossia 40 mc gas/mese per, cui corrisponde una spesa di 32 €/mese per posto per posto assistito.

Un obiettivo di miglioramento porterebbe a raggiungere un target di qualità 330 kWh/mese per posto assistito, ossia 35 mc gas/mese per posto assistito (-12%), oltre ovviamente integrazione con Fer (solare termico).

La cogenerazione può essere una soluzione per ottimizzare l’efficienza delle Rsa?

Il monitoraggio effettuato consente su base mensile di definire il rapporto in argomento, utile in particolare per valutare diverse forme di produzione energetica (cogenerazione ad esempio). Considerato il tipo di utilizzo energetico di elettricità e gas, si hanno valori crescenti dall’inverno all’estate (aumento incidenza consumi elettrici estivi per condizionamento aria).
La cogenerazione in queste strutture è una micro cogenerazione, che pare efficiente solo in alcuni mesi, vediamo perché.
Riferendosi in prima approssimazione alla produzione attraverso cogenerazione con rapporto elettricità/calore=circa 0,7- 0,5, si vede come nel periodo intermedio ed estivo il relativo profilo di produzione si adatti bene al profilo di uso cogenerazione (senza passare a trigenerazione con gruppi ad assorbimento). Si potrebbe quindi approfondire il tema con valutazioni più accurate di convenienza specifiche (specie per gli investimenti) estese anche al periodo invernale.

 

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Energy manager, Ege ed ex Dirigente presso Intesa Sanpaolo