Elettrificazione, decarbonizzazione, efficienza. Consentiranno a Schneider Electric di portare a termine il Zero carbon project e aiutare i propri 1.000 fornitori a ridurre del 50% le emissioni entro il 2025.

Tricoire Schneider Electric
Jean Pascal Tricoire, presidente e ceo di Schneider Electric durante l’evento.

Un progetto ambizioso di un lungo percorso volto allo sviluppo sostenibile. Complici la pandemia di Covid-19, i riflessi negativi globali dovuti ai blocchi degli spostamenti e delle attività produttive ed economiche, la carenza di materie prime e le difficoltà di approvvigionamento, “una delle lezioni più importanti è stata l’attenzione rivolta alla digitalizzazione”, ha spiegato dal presidente e ceo di Schneider Electric, Jean Pascal Tricoire, nel corso del più importante evento promosso dal colosso mondiale, l’Innovation Summit 2021 (12 ottobre 2021).

Quattro azioni per una digitalizzazione sostenibile

La volontà dell’azienda è di “mantenere questi riflessi digitali che ci hanno reso più efficienti” anche nel ritorno alla normalità pre Covid-19. Per il colosso, digitalizzazione ed elettrificazione fanno rima con sviluppo sostenibile, da declinare in quattro prioritari ambiti d’azione:

  • Integrare la produzione di energia con l’automazione per rendere i processi più efficienti e meno energivori. Due gli esempi portati durante l’Innovation Summit: quello del produttore di vetro statunitense Guardian Glass che usa il software di Schneider Electric EcoStruxure Power Monitoring Expert e riesce a monitorare i condensatori per la correzione del fattore di potenza: “Così ottengo un credito mensile del 4% sui costi energetici aziendali. Il credito da solo ha giustificato il progetto che si è ripagato in due anni”, ha detto nel corso dell’evento Mike Flesch, tecnico senior di controllo dell’azienda. E quello della nuova sede centrale di Schneider Electric IntenCity a Greenoble, progettata con il software EcoStruxure for Buildings per essere a energia e carbonio zero. È un esempio “di come poter sfruttare il potenziale dell’integrazione dei dati lungo tutto il ciclo di vita per ottenere risultati ottimali”, ha illustrato Eddie Woods, responsabile del settore ingegneria dell’agenzia immobiliare Bouygues Immobilier partner dell’iniziativa. “Ciò ci ha consentito di comprendere come, perché e dove sarebbe stata utilizzata l’energia e soprattutto, aspetto ancora più importante, come sarebbe stata risparmiata“.
  • Connettere al cloud ogni end point nelle fabbriche e nelle infrastrutture per creare un’immagine digitale di ciò che è presente in fabbrica così da controllare e prevedere eventuali criticità.
  • Sfruttare il digitale per rendere i clienti capaci di monitorare e gestire tutte le fasi legate alle proprie istallazioni, dalla progettazione alla costruzione fino alla messa in opera e alla manutenzione. Questo processo, ha sottolineato Tricoire, “riguarda la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita in cui opera Schneider: processi industriali, installazioni elettriche e realizzazione di edifici dalla progettazione alla messa in opera”. Per riuscirci l’azienda ha acquisto l’impresa ETAP, attiva nel calcolo e nella simulazione elettrica e la piattaforma cloud Rib Software, che consente di ottenere una trasformazione digitale dell’industria delle costruzioni. A queste si aggiunge l’acquisizione di Planon, attiva nell’ottimizzazione
    della manutenzione e dell’utilizzo della struttura, consentirà di aggregare le
    prestazioni energetiche del portafoglio immobiliare lungo il suo ciclo di vita e di ottenere un archivio di dati da usare per garantire la circolarità di immobili e infrastrutture.
  • Incrementare l’efficienza dell’azienda tramite una gestione integrata di più siti e il ricorso a centri operativi unificati. Un esempio riportato da Tricoire è l’utilizzo da parte dello Stato indiano di Uttarakhand, il secondo per tasso di crescita dell’area, dell’EcoStruxure for Data Center per migliorare la fornitura dei servizi pubblici ai cittadini, in primis quelli energetici, grazie ai servizi di amministrazione digitale.

“La sostenibilità non è più un optional, è una necessità”, ha rimarcato nel corso dell’evento Susan Uthayakumar, leader nell’ambito della sostenibilità di Schneider Electric. Gli investitori sono i primi ad aspettarsi che i fornitori di servizi facciano “qualcosa di concreto”, ha aggiunto: “C’è una crescente domanda in America, Europa e Asia Pacifico riguardo ai servizi di consulenza su sostenibilità, approvvigionamento rinnovabile e report Esg”. Del resto, lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione dei processi produttivi non possono che avere gittata globale se si vuole raggiungere l’obiettivo di contenimento della temperatura globale sotto l’1,5°C fissato nell’Accordo di Parigi.

Leggi sul settimanale e7 A Parigi protagonista la digitalizzazione

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