La sostenibilità ambientale come asset di business

L'esperienza di NH hotel group e Ikea raccolta nel corso del Europe Solare + Energy storage che si è tenuto a Roma

Shutterstock 234370600Sostenibilità ambientale realizzata grazie a efficienza energetica e produzione da rinnovabili visti dalla prospettiva del proprio business. È quanto accade nell’approccio alla sostenibilità di Ikea e NH hotel group.

La scelta delle sostenibilità non è legata solo a una presa di coscienza ambientalista, ma anche a una precisa ricaduta di business come spiegato da entrambe le realtà presenti al Europe Solare + Energy storage che si è tenuto il 23 e il 24 maggio presso l’NH di Corso Italia a Roma. Le scelte verso la sostenibilità seguono strade diverse in base sia alle spese in cui si agisce che alle stringenti esigenze della attività delle aziende. “Gli effetti si hanno nel lungo termine, per questo è necessario avere una visione a lungo termine” sottolinea Juan Antonio Caballero Sanchez v.p. maintenace e engineering di NH Hotel group.

Sostenibilità come opportunità per evolvere il proprio business

“Se il clima cambia non possiamo sostenere il nostro business” spiega Monica Mireles Serrano head of european affairs di Ikea presente anche lei ai lavori, che sottolinea “Abbiamo target ambiziosi. Vogliamo produrre più energia sostenibile di quella che consumiamo”. E conclude “attualmente abbiamo 450 impianti di produzione energetica nel mondo, potremo quasi diventare una azienda di vendita energetica!”.

Dall’essere attenti al proprio impatto ambientale nascono anche nuove proposte commerciali, difatti i clienti Ikea in cinque paesi possono già acquistare pannelli fotovoltaici. “Abbiamo fatto una ricerca tra i nostri clienti a cui è emerso come siano tutti sensibili al cambiamento climatico, ma spesso siano inibiti nel compiere delle azioni specifiche per contrastarlo perché troppo complesse da attuare. Quindi abbiamo cercato di semplificare questa procedura”.

Nel video l’intervista completa a Monica Mireles Serrano head of european affairs di Ikea

La sfida della catena alberghiera per l’efficienza energetica

“Nel nostro caso abbiamo dovuto pensare alla sostenibilità in chiave alternativa”, spiega Juan Antonio Caballero Sanchez v.p. maintenace e engineering di NH Hotel group “ad esempio la scelta del fotovoltaico sulle nostre strutture era poco percorribile, i nostri tetti sono spesso piccoli, in aree centrali delle città e le stesse terrazze sono adibite a lounge bar esclusivi”. Nonostante ciò il green piace ai clienti dell’NH e spesso le compagnie che li scelgono si informano su eventuali target di sostenibilità e certificazioni di efficienza energetica che li caratterizzano.

Lo stesso solare termico per realizzare acqua calda “molto incentivato in Spagna” risponde poco alle esigenze della catena di business alberghiero. “I nostri sono clienti business, in albergo vengono per dormire la sera e trovare un luogo confortevole, si fanno la doccia la sera tardi o la mattina presto e poi escono”.

La catena alberghiera ha guardato con interesse ai Ppa (Power Purchase Agreement) ma si è rilevato un esperimento di scarso successo in quanto “Non abbiamo avuto molte opportunità per fare accordi con queste compagnie. Ci hanno chiesto di sottoscrivere contratti troppo a lungo termine è troppo onerosi”. Lo strumento è stato comunque ritenuto interessante e da valutare, magari con altri parametri, in quanto come spiega Sanchez “Rappresenta un’opportunità che permetterebbe di mantenere invariati i costi energetici per periodi lunghi, riducendo l’incertezza di acquisto del mercato”.

Nel video l’intervista completa a Juan Antonio Caballero Sanchez v.p. maintenace e engineering di NH Hotel group

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.