Ciak, l’ambiente in scena

  • Il cambiamento climatico si affronta anche attraverso un cambiamento culturale. Per questo è fondamentale mettere l’ambiente in scena in film, documentari e rappresentazioni
  • Green Cross Italia dopo aver istituito il Green Drop Award alla Mostra del Cinema di Venezia continua le sue attività direttamente nelle sale cinematografiche e con i ragazzi nelle scuole.
ambiente in scena
Foto di Joshua_Willson da Pixabay

La transizione energetica è anche una transizione di mentalità. Per questo l’industria culturale va coinvolta come strumento capace di agire contro la crisi climatica. Per farlo è necessario accendere i riflettori e mettere l’ambiente in scena, diventando così un elemento parte del racconto come di fatto accade nella vita di tutti. Non è un caso quindi che una  organizzazione non governativa come Green Cross Italia, ONG italiana del network Green Cross International, fondata e diretta da Mikhail Gorbaciov nel 1992 a Rio de Janeiro, si sta occupando di questi temi.

“Il cinema può essere un veicolo di promozione di stili di vita e di denuncia”  spiega a a Canale Energia Elio Pacilio, presidente dell’Associazione. “Un approccio che abbiamo ereditato dall’esperienza di Global Green America. Il cinema rappresenta un settore importante dell’industria italiana, sia per numeri sia per potere attrattivo. Per questo nel 2012 abbiamo iniziato a seguire i temi ambientali nei film con Cinemambiente di Torino. In seguito abbiamo capito che i tempi erano maturi per proporre al mondo del cinema nel suo complesso il tema dell’ambiente. Da qui ci siamo proposti alla Biennale di Venezia per un premio speciale dedicato a film che fossero particolarmente attenti ai temi ambientali sia nei testi sia nella realizzazione. Da questa iniziativa dal 2012 nasce il premio collaterale della Mostra del Cinema di Venezia: il Green Drop Award”.

Quale impatto ha l’industria cinematografica nell’ambiente

Il prossimo passo è stato guardare all’impatto dell’industria cinematografica per contribuire a renderla il più green possibile. “Ci siamo resi conto, grazie anche a una collaborazione con Enea e Gse, che più della produzione cinematografica il vero impatto ambientale dei film è nelle sale di proiezione. Qui è stato necessario impostare un grande intervento per la riduzione delle emissioni in grado di favorire una transizione verso luoghi più accoglienti e sostenibili ecologicamente.

Sono nate diverse iniziative dedicate agli esercenti, anche grazie a una collaborazione con Anec, Associazione nazionale esercenti cinema. Abbiamo seguito e informato gli esercenti circa la possibilità, grazie al Pnrr, di accedere a dei fondi importanti per l’efficientamento delle sale. Nel complesso grazie a questo fondo saranno 270 le sale che avranno modo di riammodernarsi. Si tratta di circa 90 milioni di euro”.

Lavori impegnativi come spiega anche Leandro Pesci presidente Anec Laziosignifica poter cambiare tutti i proiettori con lampade che non sono allo xeno. Il che vuol dire più sostenibilità e meno consumi. Inoltre un’altra voce importante di spesa per le sale è la climatizzazione. Nel nostro caso non vuol dire solo cambiare le macchine, ma anche rifare tutto l’impianto di canalizzazione. Una spesa importante che, grazie ai fondi del Pnrr, ci permette  ammodernare  gli impianti entro il 2026 rientrando nelle norme stabilite dal Governo“.

L’ambiente in scena tra sceneggiatura e formazione

Dallo scorso anno ci siamo interessati anche dell’impatto nella scrittura per l’ambiente. Azione in cui stiamo coinvolgendo diverse film commission regionali. Nello specifico con la Sardegna abbiamo attivato una collaborazione con il Premio Solinas che adesso prevede un premio speciale per le sceneggiature green”.

I progetti in campo sono ancora molti “Alcune nostre attività verranno svolte con la neocostituita Fondazione Claudia Cardinale, con attenzione al mondo del cinema. Inoltre è proprio di questi giorni il lancio di una iniziativa pilota con le scuole, in collaborazione con Anec Lazio, che coinvolge il Liceo Classico Statale Francesco Vivona di Roma“.

Si tratta di una attività che durerà nove mesi e che prevede laboratori e appuntamenti in sala con esperti e professionisti del mondo del cinema e dell’ambiente. Al termine del progetto gli studenti realizzeranno un documentario “green” che sarà presentato in occasione della Festa del Cinema di Roma.

Il progetto è stato realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC-Ministero della Cultura e MIM-Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Una nuova sfida per fa sì che la crisi climatica si possa sconfiggere grazie a un nuovo modo di vivere sostenibile che non perda di vista la forza della creatività.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.