Certificazioni di prestazione energetica, manca omogeneità europea

Il commento a margine della presentazione del Report Enea con Ilaria Bertini direttore del Dipartimento Unità per l'Efficienza Energetica

C’è un trend di miglioramento nelle classi di efficienza energetica nel nostro Paese segnalato dal report ENEA diffuso oggi, ma dall’analisi di ENEA emerge anche un’importante dato sulla mancanza di omogeneità tra i Certificati di prestazione energetica europei.

“C’è una differenza articolata tra le metodologie di calcolo dei diversi Paesi” fattore che, sottolinea Ilaria Bertini direttore del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica (DUEE) dell’Enea: “E’ esemplificativa della difficoltà di rispettare limiti e regolamenti uguali per tutti in Europa”. Elemento cardine della applicazione della Direttiva efficienza energetica. (Nel video il commento completo).

La differenza che emerge dal report evidenzia come sia necessario arrivare a un processo di armonizzazione. Questi metodi sono “diversi in tutto e per tutto” tra loro, spiega Bertini, il che rende “difficile e lungo” arrivare a una omogeneità. Differenze a cui si sommano quelle di carattere edilizio e delle aree climatiche.

L’efficienza energetica una soluzione per la povertà energetica

Un processo in cui “la conoscenza dei dati e dello stato di salute del nostro parco immobiliare da vantaggi a tutti, a partire di cittadini” sottolinea il Direttore Enea. In questo modo i cittadini acquisiscono consapevolezza sullo stato di efficienza e consumi dei propri immobili. Fattore importante anche per contrastare la povertà energetica.

Un tema quello dell’efficienza energetica negli edifici che va di pari passo con la diminuzione delle emissioni e dei costi per le persone vulnerabili.

“Dal punto di vista ENEA un aspetto importante che stiamo portando avanti” sottolinea Ilaria Bertini la DG Efficienza “Troviamo nel meccanismo di rottamazione e sostituzione di elettrodomestici una misura molto utile”, questo perchè non rappresenta solo un “aiuto immediato“. Si tratta difatti di “un aiuto nel futuro per ridurre i consumi” e anche “migliorare la sicurezza di utilizzo“.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.