Rifiuti elettronici una filiera strategica da ottimizzare

“Noi ricicliamo più degli altri, ma recuperiamo meno degli altri” con queste parole di Giuseppe Piardi presidente di Assoraee, si sintetizza la questione dello scarso recupero degli elettrodomestici elettrici e elettronici, nel corso dell’evento “Rifiuti elettronici istituzioni e filiera a confronto per incrementare la raccolta” che si è svolto oggi 28 settembre a Roma.

Altro tema il rapporto difficile con l’Agenzia delle dogane. “Ci sono delle raffinerie in grado di recuperare il 90% dei materiali ma non sono in Europa” spiega Piardi. Giappone e Korea Svezia sono i Paesi in cui è possibile ottenere un ritorno di materiali estremamente performante, ma far arrivare i materiali in questi centri è complicato. L’invio viene spesso bloccato dall’Agenzia delle dogane che a quanto sostiene Piardi “non riconosce queste specifiche” mentre alcuni elettrodomestici che potremmo smaltire nel nostro paese vengono poi spediti all’estero. “Questo accade anche perchè per i funzionari amministrativi è possibile agire con troppa discrezionalità” conclude Piardi.

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Serve inoltre cambiare approccio culturale e per farlo, secondo Piardi, è centrale il ruolo dell’informazione sia al cittadino sia sul profilo istituzionale.

Il ruolo della distribuzione va ripensato

“La raccolta ha dei costi organizzativi e di spazi” sottolinea Marco Pagani direzione normativa e rapporti istituzionali di Federdistribuzione. “Il criterio dovrà essere di spostare sui punti vendita raccolte selettive. Andranno anche ricalcolati i costi”. Una spesa che oggi non è facile pensare in quanto per le famiglie italiane i costi stanno diventando sempre più insostenibili.

In questa sfida i raccoglitori automatizzati sono il futuro secondo Pagani che sottolinea come questa modalità di raccolta potrebbe essere più diffusa sui territori magari in “altre strutture pubbliche in cui sarebbe possibile conferire i piccoli elettrodomestici” conclude.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.