BurgerI fast food sono sempre più sensibili ai temi ambientali e in particolare a quello dell’inquinamento da plastica. Cresce infatti il numero di iniziative per cercare di sostituire questo tipo di materiale nei diversi imballaggi e oggetti che i cittadini utilizzano quando scelgono di mangiare in questi locali. Qui di seguito vediamo gli esempi di Burger King, McDonald’s e Pescaria.

Le iniziative di Burger King

A partire dal mese di novembre il colosso dei fast food Burger King ha detto addio ai coperchi delle bibite e alle cannucce in plastica in tutti i ristoranti italiani. La scelta punta a sensibilizzare il consumatore sulle problematiche ambientali e a ridurre l’impatto del brand sull’ambiente. Questi oggetti saranno forniti solo in caso di necessità per il consumo in loco. Rimarranno presenti, invece, solo per le modalità di ordinazione drive e take-away per agevolarne il trasporto.

“Questo importante passo suggella l’impegno di Burger King nel limitare la produzione e l’utilizzo di materie plastiche nocive per il pianeta – commenta in una nota  Andrea Valota, Amministratore Delegato di Burger King Restaurants Italianoi facciamo la nostra parte rendendo i ristoranti sempre più sostenibili e green grazie alle diverse attività che ogni giorno portiamo avanti con entusiasmo, ma un ruolo fondamentale lo giocheranno i nostri clienti, che speriamo apprezzino e supportino la scelta rinunciando alle cannucce e ai coperchi per il proprio bicchiere”.

L’impegno di McDonald’s

Anche McDonald’s ha scelto di contribuire a combattere l’inquinamento da plastica. Il gruppo ha infatti annunciato una serie di iniziative per rimuovere e ridurre al minimo l’uso di questo materiale, migliorando allo stesso tempo il riciclo degli imballaggi nei ristoranti di tutta Europa. Tra le misure adottate c’è, in particolare, la rimozione dei coperchi in plastica del McFlurry e l’introduzione in Francia di un nuovo coperchio a base di fibre per tutte le bevande fredde. Verranno inoltre realizzati dei test per trovare, nei diversi mercati, soluzioni green per sostituire il cucchiaio in plastica utilizzato per il McFlurry, e per riprogettare una cannuccia di carta. Anche per quanto riguarda i giocattoli verranno implementati programmi ‘take-back’ per il ritiro di questi oggetti. Un passo importante in tema di lotta all’inquinamento da plastica era già stato compiuto da McDonald’s quest’estate. A partire dallo scorso 22 luglio, infatti, in tutti i McDonald’s d’Italia le cannucce in plastica vengono fornite solo su richiesta. 

Tutte queste iniziative rientrano nel programma Scale for Good, lanciato dal gruppo l’anno scorso, che punta a utilizzare, entro il 2025, imballaggi realizzati interamente con fonti rinnovabili, riciclate o certificate  Attualmente, l’azienda è circa al 60% del percorso per raggiungere l’obiettivo a livello globale.

Pescaria, il packaging è green

La scelta di liberarsi completamente dalla plastica è stata fatta anche dal brand Pescaria, fast food specializzato nella preparazione di panini e piatti a base di pesce. L’azienda è infatti completamente plastic free da dicembre 2018, data in cui è stata eliminata la  plastica monouso. Il materiale è stato sostituito con posate e bicchieri in Pla, materiale derivato dal mais, biodegradabile e compostabile. In questo modo sono state risparmiate circa 6 tonnellate di plastica al mese per punto di vendita.

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