transizione energetica

Eni e l’Agenzia internazionale per le energie Rinnovabili (Irena) collaboreranno per accelerare la transizione energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili nei paesi esportatori di combustibili fossili. È il termine dell’accordo di partnership, di durata triennale, sottoscritto il 30 settembre tra le due realtà in concomitanza della riunione ministeriale preparatoria per la pre Cop26.

La multinazionale e Irena si impegnano a identificare gli ostacoli agli investimenti nelle rinnovabili, in particolare nei Paesi in cui Eni opera e promuovere soluzioni in coordinamento con i governi locali. L’accordo risponde all’impegno di raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050, per affrontare con successo la transizione energetica. Così come viene illustrato nell’impegno pubblico dell’Energy Compact lanciato dalla compagnia energivora e riconosciuto dalle Nazioni Unite.

Decarbonizzare il mix energetico dei paesi africani

Obiettivo condiviso è l’integrazione del continente africano nella catena del valore dei biocarburanti, soprattutto tramite iniziative di capacity building istituzionale ma anche attraverso il rilancio dell’agribusiness e di piani per lo sviluppo industriale, destinati alla produzione di biofuel avanzati. La partnership si impegna a favorire la decarbonizzazione del settore dei trasporti e a contribuire all’aumento delle opportunità di sviluppo nei Paesi con prospettive di crescita futura.

La partnership tra Eni e Irena per accelerare la transizione energetica su larga scala

Bioraffinazione, economia circolare, efficienza e digitalizzazione, aumento della capacità da rinnovabili, idrogeno, stoccaggio del carbonio. Ricordando l’obiettivo dichiarato della neutralità climatica al 2050 da parte della compagnia, l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha sottolineato in una nota stampa: “L’alleanza può dare un’ulteriore accelerazione a questo processo, così come noi saremo in grado di dare il nostro contributo in termini di know-how e impegno”.

La transizione energetica richiede l’impegno e la partecipazione attiva di tutti gli attori energetici. Di questo è sicuro il direttore generale di Irena, Francesco La Camera, che ha dichiarato in nota: “È nell’interesse delle grandi compagnie petrolifere e delle nazioni esportatrici di combustibili fossili, abbracciare la transizione e puntare a giocare una posizione di leadership”.

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