Udicon su GLS, più severità contro greenwashing

“Chiediamo maggiore severità" rimarca Donini il presidente nazionale

“Ancora una volta assistiamo a un caso di greenwashing ai danni dei consumatori. GLS ha imposto ai propri clienti un contributo economico per un programma di compensazione delle emissioni con certificazioni ingannevoli e una totale opacità sui costi. Ancora più grave il fatto che le aziende di grandi dimensioni siano state esonerate dal pagamento mentre gli oneri sono stati scaricati sui consumatori più piccoli e aziende affiliate”.

Lo afferma Martina Donini, presidente nazionale di Udicon, Unione per la Difesa dei Consumatori.
È inaccettabile che un settore ad alto impatto ambientale come quello della logistica – prosegue Donini – sfrutti la sensibilità ecologica dei consumatori per meri scopi di profitto. GLS ha addirittura trasformato una presunta iniziativa ambientale in una nuova voce di guadagno”.

“Chiediamo maggiore severità contro chi fa greenwashing a tutela dei consumatori e delle aziende che investono davvero in sostenibilità. Servono regole più stringenti e controlli più serrati, perché altrimenti le imprese continueranno a giocare con la fiducia dei cittadini, trasformando la sostenibilità in una opaca strategia di marketing”, ha concluso.


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