BATTERIA EV auto elettrica
foto pixabay

Le auto elettriche costituiranno il 50% della domanda totale nel 2030, secondo il rapporto “La mobilità elettrica: inevitabile o no? Analisi dal punto di vista dei consumatori ”, realizzato Motus-E e Quintegia, con il sostegno della Fondazione europea per il clima, su dati acquisiti da Element Energy, su commissione della Platform for electromobility (Ente europeo per la promozione e facilitazione di politiche a supporto dello sviluppo della mobilità elettrica).

I dati analizzati sono relativi all’Italia e, dallo studio emerge come la domanda di auto elettriche, entro il 2025 arriverà a superare quella di ogni altro tipo di alimentazione. Nel 2030, arriverà addirittura a rappresentare la metà della domanda totale e nel 2050, quasi l’80%.

Il prezzo frena la spinta dei consumatori

Il rapporto cita l’opinione di 14.052 consumatori di Germania, Regno Unito, Francia, Italia (campione di 2.004), Spagna e Polonia, i quali dichiarano che è il prezzo delle automobili elettriche a disincentivarne l’acquisto. Ma, il rapporto riporta che il loro costo dovrebbe pareggiare quello delle vetture a combustione nel 2030 per i modelli dei segmenti più bassi, in questo modo, a parità di prezzo i consumatori preferiranno acquistare vetture elettriche.

L’idrogeno non è un’alternativa valida

Mobilità elettrica rapporto Motus-E

Attualmente, l’alimentazione a idrogeno non rappresenta una valida alternativa ai veicoli elettrici a batteria, secondo il rapporto infatti, la domanda di auto elettriche non subirebbe una diminuzione significativa, né se prendessero piede le auto a idrogeno, né se venissero introdotti nel mercato i carburanti sintetici.
Invece, un altro fattore che non influenzerebbe in modo significativo la domanda di auto elettriche è sorprendentemente la rete di ricarica pubblica, che costituisce solo un aspetto del settore. Nel rapporto infatti, si legge che “la domanda di auto elettriche non aumenterebbe in maniera significativa se tutti i consumatori avessero libero accesso alla ricarica pubblica e domestica”.

Il ruolo fondamentale delle istituzioni

Affinché abbia successo la transizione elettrica della mobilità, un ruolo fondamentale è quello delle istituzioni, che “dovrebbero prevedere politiche di supporto che incidano direttamente sul prezzo di acquisto”, concludono Motus-E e Quintegia.

“Il report dà voce direttamente ai consumatori, ha dichiarato Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, con alcuni risultati particolarmente interessanti, specie se confrontati con gli altri utenti europei. In tutti i Paesi tuttavia si dimostra quanto cerchiamo di dire da tempo: la mobilità elettrica avrà una domanda di mercato al pari dei veicoli endotermici molto presto. Dobbiamo però affrontare alcune criticità, affinché l’inclinazione all’acquisto raggiunga i livelli desunti dai questionari: ridurre il prezzo di acquisto, migliorare alcuni aspetti tecnologici. I costruttori stanno capendo molto bene queste esigenze ma hanno bisogno di un supporto per poter investire in nuovi sviluppi. Ci auspichiamo che le misure a supporto dell’acquisto di veicoli su cui il Governo si è pubblicamente impegnato siano volte alla semplicità di adozione, alla sostenibilità dei mezzi che ne beneficiano, ad una visione strutturale e pluriennale.”

Continua Fabio Barbisan, vp Oem & Industry solutions e board member di Quintegia: “Stiamo assistendo a una trasformazione radicale nel mondo della mobilità e i dati e gli insight ci parlano di un consumatore tendenzialmente pronto e aperto alla mobilità elettrica. Sarà indispensabile, tuttavia, governare un profondo processo di revisione delle organizzazioni e delle competenze di molte delle oltre 50mila persone che vi operano. Parliamo di inserimenti e sviluppi di nuovi ruoli (come mobility manager, ev-specialist o virtual salesman), “reskilling” di profili esistenti (dal concierge, al product expert fino al digital manager, passando per lo stesso hr Manager) e, sicuramente, una revisione profonda di intere strutture.”

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