Le accise non finiscono mai, anzi anche quando scadono vengono rinnovate. caro-benzinaQuesto il richiamo che Federcontribuenti fa all’attuale Governo, sottolineando anche l’aspetto incostituzionale del calcolo dell’Iva che include anche il peso delle accise. L’addizionale sulla benzina è di 0,728 euro al litro; 61 centesimi per il gasolio, 14 centesimi per il gpl e 40 per il gasolio da riscaldamento, come ricorda l’associazione nel comunicato. Di fatto rappresentano il quarto posto sulla scala delle Entrate Erariali. Solo nel 2017 rappresentano una entrata pari a 26 miliardi di euro. Solo nell’ultimo anno l’aumento del prezzo dei carburanti è stato del 9.8%. Una spesa che con un ritocco alle accise, peserebbe meno sui contribuenti.

Un costo che influisce sul prezzo dei prodotti a largo consumo perché, come riporta l’associazione nella nota, se il trasporto aumenta del 10% i prodotti che acquistiamo aumentano dell’11% così i contribuenti arriveranno a pagare un 42% in più di tasse. In questa cifra sono incluse l’IVA sui prodotti, spese di trasporto e l’aumento del prezzo prodotto.

Di fatto sembra che le tasse oltre ad essere alte siano anche ripetute più volte sullo stesso bene, chiediamo a Marco Paccagnella presidente dell’associazione.

Le accise sono una tassa di scopo che paghiamo tutti, in alcuni casi due volte perché è un costo che grava anche sulle forze armate. In pratica la tassazione e i finanziamenti alla pubblica sicurezza, costo che assorbiamo noi come contribuenti, includono anche la copertura di queste spese che sono a prezzo pieno: quindi con accise e Iva.

Ma quali sono queste voci di costo che non dovremmo pagare più?

Ad esempio l’Abissinia, doveva scadere nel 1996, ma è stata prorogata in continuazione.

Lei nel comunicato ricorda al vicepremier Matteo Salvini di non mancare alla promessa elettorale, come pensate di sollecitare il Governo a porre attenzione a questo tema?

E’ da tanto che facciamo questo tipo di battaglia. Anni fa abbiamo agito con una campagna abbastanza scenografica, in cui in un benzinaio mostravamo a chi faceva benzina quanti centesimi andavano allo Stato su ogni litro messo.

Quello che chiediamo è di uniformare le accise a livello europeo. Il costo dei carburanti dovrebbe essere uguale in tutta l’Unione Europea.

La visione europea è molto sfidante e dipende da diversi fattori, la stessa Unione ha stabilito una quota minima di accise sotto la quale non si può scendere e corrisponde a circa la metà della quota italiana. Se dovessimo guardare solo a misure che interessano il governo italiano, cosa suggerireste?

Il nostro Paese è fuori da tutti i parametri europei, perché sui carburanti grava ogni alluvione e terremoto che si viene a creare: è un sistema folle.

Una limitazione dei carburanti viene fatta anche in ottica di sostenibilità ambientale 

Sì, ma non portano poi a un’azione costruttiva volta a limitare l’impatto sull’ambiente. Potremmo dire che l’accisa per costo ambientale avrebbe senso se fosse indirizzata a costruire un’alternativa utile.

Dobbiamo abbassare la pressione fiscale tra imposte dirette e indirette. Ad oggi invece ci si preoccupa solo di spostare le voci di tassazione, invece che limitarle.

Secondo lei servirebbe fornire più servizi?

Abbiamo bisogno di un servizio di mobilità migliore che aiuti la connessione e i trasporti interni. Magari evitando il traffico su gomma, e se proprio dobbiamo averlo, con un costo dei carburanti più accessibile. Pensiamo alle polemiche sulla Tav: aiuta a collegarci più velocemente alla Francia. Intanto il nord-est italiano, una delle zone più produttive dello Stivale, non ha l’alta velocità. Nessuno ne parla e non è nemmeno prevista. Spostare le merci su rotaie tra Venezia, Bologna o Milano verso Padova, ha un costo e un impegno di tempo di almeno due giorni, mentre con i camion ne impieghiamo uno solo.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.