Extra-costi dispacciamento: i numeri di Rete Italiana Consumatori

BolletteluceTra gennaio 2015 e lo stesso periodo dell’anno successivo circa 60 milioni di utenti piccoli, medi e grandi hanno subito un aumento tra i 70 e i 120 mln di euro mensili dei costi di dispacciamento. Da febbraio 2016 a maggio dello stesso anno si è passati dai 133 mln di euro ai 316 mln, per poi ridiscendere a giugno a quota 187 mln di euro.

Sono alcuni dei dati che Rete Consumatori Italia, costituita da Assoutenti, Casa del Consumatore e Codici, ha raccolto cercando di far luce sugli extra costi del dispacciamento elettrico, pari a 1 mld di euro, dovuti a ragioni estranee al valore della commodity. 

A difesa delle tasche degli italiani, il 13 settembre l’associazione si è presentata in audizione alla X Commissione del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva “Sui prezzi dell’energia elettrica e del gas come fattore strategico per la crescita del sistema produttivo del Paese”. Dopo due settimane ha depositato una segnalazione sull’accaduto anche all’AGCM per verificare eventuali violazioni anche in tema di concorrenza e mercato.

Nell’occhio del ciclone le centrali di Enel a Brindisi e di Enel nel Sulcis, di EPH a Fiumesanto e di Sorgenia a Modugno. Su dati Terna, l’associazione ha riscontrato un aumento record del 795% dei margini del 2015 e del trimestre marzo-giugno 2016 nella centrale di Brindisi e del 238% a Fiumesanto.

In particolare:

1) ENEL Produzione SpA con un maggior margine tra gennaio e giugno di oltre 468 mln euro;

2) EPH Produzione SpA con un maggior margine tra gennaio e giugno di circa 160 mln euro;

3) Sorgenia SpA con un maggior margine tra gennaio e giugno di circa 117 mln euro;

4) Edison Trading SpA con un maggior margine tra gennaio e giugno di circa 64 mln euro;

5) Tirreno Power SpA con un maggior margine tra gennaio e giugno di circa 56 mln euro;

6) SET SpA con un maggior margine tra gennaio e giugno di circa 34 mln euro;

7) GDF SUEZ Energia Italia SpA con un maggior margine tra gennaio e giugno di circa 29 mln euro.

E sulle centrali con maggior profitto:

1) Centrale di Brindisi di Enel, gruppi 3 e 4;

2) Centrale Fiumesanto di EPH, gruppi 3 e 4;

3) Centrale di Modugno di Sorgenia;

4) Centrale del Sulcis di Enel.

Siamo certi che l’Antitrust aprirà un’istruttoria per far luce sulle pratiche commerciali scorrette – ha commentato a Canale Energia Luigi Gabriele di CodiciE speriamo che l’Autorità per l’energia chiuda il processo istruttorio in corso. Solo così avremo i nomi delle aziende che hanno marginalizzato il dispacciamento. Contro le quali intenteremo una causa per una serie di reati civili e penali”.

L’associazione collega la recente uscita di Green Network, Illumia e Duferco Energia da Aiget (Associazione italiana grossisti dell’energia e trader) ai profitti e alle marginalità che in passato i trader hanno fatto nel dispacciamento. Tra queste, evidenzia l’associazione in un comunicato, alcune sono già state condannate dall’Antitrust per truffe, raggiri e comportamenti scorretti a danno del consumatore.

Tra le proposte avanzate in sede di audizione in Senato per evitare future speculazioni c’è quella di obbligare l’Autorità per l’energia a riconsiderare le attuali componenti tariffarie sulla scorta dei più recenti interventi in materia, anche introducendo una maggiore esposizione al rischio per gli operatori regolati e riducendo il ricorso a strumenti di sovra-incentivazione per gli investimenti ritenuti di particolare importanza o urgenza. Inoltre, al Governo si chiede di aprire una commissione d’indagine sull’accaduto, al fine di accertare le responsabilità per la mancata vigilanza, e di interrompere con provvedimento ad hoc gli aumenti dei costi di dispacciamento.

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.