Cosmesi ecosostenibile? Si può, basta evitare alcuni prodotti

Cosmesi AmbienteNon tutto ciò che fa bene alla pelle fa bene all’ambiente e non tutto ciò che è naturale è anche eco-sostenibile. Questa è una premessa fondamentale se vogliamo parlare delle sostanze nocive contenute in molti cosmetici. Nocive per chi? Sulla pericolosità dei parabeni contenuti nei cosmetici studi recenti e indagini di laboratorio ufficiali non hanno evidenziato un diretto rapporto causa-effetto con le malattie della pelle alle quali vengono associati. Seppur ritenuti innocui per l’essere umano, i parabeni rimangono una delle sostanze più inquinanti e con il più elevato impatto ambientale: è stato dimostrato che contribuiscono allo sbiancamento delle barriere coralline.

Esempio ancora più lampante è offerto dalla caffeina: una sostanza naturale al 100% che tuttavia risulta difficile da smaltire, a dispetto delle buone premesse.

Un altro ingrediente è ritenuto nocivo per l’essere umano e dannoso per l’ecosistema marino di tutto il mondo: stiamo parlando dei microgranuli contenuti in moltissimi scrub, dentifrici ed esfolianti di larga distribuzione. Sono un vero e proprio concentrato chimico dannoso per la nostra pelle (in quanto è l’organo che, per antonomasia, è adibito all’assorbimento) e ancor più per l’ambiente.

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Inquinamento marino con le microplastiche 

Dentifrici, scrub ed esfolianti si riversano direttamente nelle falde acquifere (mari, fiumi, laghi etc.) a seguito del loro scarico attraverso la rete fognaria. I microgranuli in essi contenuti diventano cibo per pesci e molluschi che va ad intaccare il loro ecosistema, incidendo sul loro ciclo riproduttivo e causandone la morte.

Recenti studi hanno dimostrato che circa il 36% del pesce pescato in prossimità delle coste inglesi contiene microgranuli. Nel 2012 uno studio condotto dall’Università del Wisconsin ha evidenziato come le microsfere di plastica siano la principale causa di inquinamento delle acque dei Grandi Laghi.

Un dato ancor più allarmante proviene dalla Exeter University che ha riscontrato una massiccia presenza di microgranuli di plastica nelle feci del plancton. In condizioni normali, le feci in questione contribuiscono al trasporto di carbonio e sostanze nutritive in acque più profonde: la presenza di plastica annulla questo scambio, priva altri animali del loro nutrimento e contribuisce significativamente a compromettere l’intero ecosistema.

Microplastiche nemico invisibile dell’ambiente

Le microplastiche sono un nemico invisibile: non percepiamo la loro presenza e tendiamo a sottovalutarne gli effetti a lungo termine. Ridurre il consumo di queste sostanze si può, senza rinunciare alla cura del nostro corpo. Esistono moltissime sostanze naturali in grado di esfoliare la nostra pelle con ottimi risultati (sale, riso etc.) e altrettanti prodotti biologici ed eco-sostenibili per la cura del copro venduti da aziende particolarmente attente all’utilizzo di ingredienti biologici e all’ecosostenibilità della filiera di produzione.

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