vino veganoI consumatori italiani e internazionali sono sempre più sensibili alla scelta di alimenti e bevande dall’elevato livello qualitativo che privilegiano un approccio sostenibile. In particolare le produzioni per vegetariani e vegani diventano sempre più accurate ed esigenti. La sensibilità dei consumatori si orienta verso l’acquisto di prodotti cruelty free, compreso il vino. Il Gruppo CSQA-Valoritalia, in collaborazione con l’associazione vegetariana italiani (AVI), certifica le aziende vitivinicole che scelgono di produrre vino vegano. “Qualità Vegetariana® Vegan” è, infatti, la prima certificazione nazionale per prodotti vegetariani e vegani. A rispondere alle nostre domande Michele Crivellaro di CSQA-Valoritalia.

Cosa ci fa dire che un vino è vegano?

I vegani devono orientarsi verso vini che contengano solamente sostanze di origine minerale, con adeguate garanzie. Nella fase di vinificazione, ad esempio, certifichiamo che non vengano utilizzate sostanze di origine animale come le proteine del latte (caseinati) e dell’uovo (ovoalbumina), usate nella chiarificazione dei vini.

Controlliamo, attraverso un complesso iter procedurale, che in tutte le fasi della produzione in cantina fino all’imbottigliamento, sia garantita l’assenza di prodotti di origine animale compresi i materiali per l’imbottigliamento, come la colla per le etichette fino al nastro adesivo con cui si chiudono i cartoni. Valutiamo anche che non siano presenti parti di origine animale nelle attrezzature. Anche dal punto di vista analitico sono migliorati gli strumenti di garanzia per questa tipologia di mercato.

Quali sono questi strumenti di garanzia?

Grazie ad un progetto di ricerca iniziato nel 2009 dal MIPAAF e curato dall’Università di Milano e da Unione Italiana Vini, sono stati messi a punto 2 metodi di analisi, specifici per il vino e basati sul sistema ELISA, che possono permettere di individuare residui di derivati di latte e uova con un limite di rilevabilità migliorativo rispetto a quelli precedentemente disponibili. I metodi sono stati valutati e validati attraverso uno studio collaborativo interlaboratorio che ha incluso 12 laboratori italiani qualificati.

Da cosa possiamo riconoscere un vino vegano sugli scaffali?

È importante leggere le etichette oppure rivolgersi alle aziende vitivinicole italiane che producono questo prodotto, contrassegnate con il marchio Qualità Vegetariana® Vegan. Sono notevolmente aumentate le richieste di questa certificazione soprattutto da parte delle aziende che vendono nel canale Ho.Re.Ca.

Le produzioni vegan hanno un minimo di interesse anche per la sostenibilità energetica della produzione o sono concentrate solo sulla composizione alimentare?

Normalmente le aziende che producono prodotti vegani, quindi cruelty free, sono più sensibili alle tematiche legate al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità ambientale. Sono quindi propense ad adottare misure volte a favorire l’efficienza energetica e a promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili per le proprie produzioni.
È doveroso precisare, tuttavia, che questi non rientrano tra i criteri necessari all’ottenimento della certificazione vegetariana e vegana e conseguentemente all’uso del marchio Qualità Vegetariana® e Vegan.
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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.