Il primo polo universitario di scienze agrarie e alimentari in Ghana parla italiano

Il progetto da 45,6 milioni è stato siglato da Contracta Costruzioni Italia con SACE (Gruppo CDP) e Deutsche Bank

Ghana Sosteniblità AgricolturaIl primo campus universitario in Ghana dedicato allo studio delle scienze agrarie e ambientali è stato assegnato dal Ministero dell’Istruzione della Repubblica del Ghana a Contracta Costruzioni Italia attraverso l’intervento di finanziamento per un contratto da 45,6 milioni di dollari da Deutsche Bank con la garanzia di SACE.

“Si tratta – sottolinea Paolo Maestri, Co-Head of Corporate Finance Italy and Head of Global Transaction Banking Italy di Deutsche Bank in una nota – di un progetto pensato per produrre un impatto positivo su tutte le comunità coinvolte, mettendo insieme know-how ed eccellenze provenienti da diversi settori e da tre continenti, in un’ottica di sviluppo sostenibile”.

La University of Environment and Sustainable Development di Somanya in Ghana sarà un riferimento su , contribuendo alla creazione di circa 2.400 posti di lavoro e allo sviluppo economico e sociale del Paese. Il centro di eccellenza rientra in un piano strategico per lo sviluppo dell’economia nel Paese che vede oltre il 20% del Pil (+5,9 nel 2017) generato dalle attività agricole.

Crediamo fermamente che gli interessi del Ghana siano meglio serviti da un’economia forte basata sulle competenze e le risorse a nostra disposizione, un’economia sempre meno dipendente dagli aiuti internazionali.- spiega in una nota Matthew Opoku Prempeh, Ministro dell’Istruzione del Ghana-  La realizzazione di questa università attraverso una partnership strategica con attori internazionali di primo piano alimenta la nostra visione di un “Ghana Beyond Aid””. 

Le Pmi italiane in Ghana

Contracta Costruzioni Italia è la filiale italiana del gruppo brasiliano Contracta Engenharia. Con questo progetto l’azienda ha affidato sub-forniture a circa 30 Pmi italiane di settori quali: costruzioni, infrastrutture, arredo, macchinari per il fitness, elettrodomestici, apparecchi medicali e illuminazione.

Il continente africano si conferma sempre più strategico per le esportazioni del nostro Paese e le condizioni di finanziamento dei grandi progetti in corso nell’area sono determinanti per l’aggiudicazione dei contratti da parte delle imprese italiane. Questo è un progetto di bandiera per il Ghana, che conferma ancora una volta il cammino di crescita e sostenibilità intrapreso con successo da diversi anni, ma anche per il Made in Italy, con ben 30 PMI italiane altamente specializzate che contribuiranno ai lavori insieme a Contracta Costruzioni Italia. – ha dichiarato Simonetta Acri, Chief Sales Officer di SACE, che insieme a SIMEST costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP –. Ci auguriamo di poter replicare il successo di questa iniziativa con nuovi progetti in geografie ad alto potenziale per le piccole e medie imprese italiane”.  

“L’iniziativa – afferma Fabio Camara, fondatore con Francisco Rapuano ed Elio Sacco alla guida del Gruppo Contractafa seguito alle importanti commesse brillantemente finalizzate nel paese, premiando la nostra strategia di internazionalizzazione con un ritorno degli investimenti tecnici, commerciali e finanziari destinati in questi anni alle filiali estere”.

Il Ghana è ai primi posti per le opportunità del Made in Italy anche in settori come: costruzioni, oil & gas e macchinari per l’industria. Di questi il settore della trasformazione alimentare ha previsioni di crescita del nostro export intorno al 6,6% in media fino al 2020.

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