Al via i primi sette piani strategici della Politica agricola comune

L'UE assicura presto approvati i restanti 21

La Commissione UE adotta i primi sette piani strategici della Politica agricola comune (PAC)

I primi paesi coinvolti sono: Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Polonia, Portogallo e Spagna

I dieci obiettivi chiave della PAC
I dieci obiettivi chiave della PAC

Da oggi al via il primo pacchetto di piani strategici della PAC per sette paesi: Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Polonia, Portogallo e Spagna.

Importante l’attenzione al tema della sicurezza alimentare anche di quanto sta accadendo nel conflitto Russia Ucraina.

Per cui viene posto l’accento su: riduzione della dipendenza dai fertilizzanti sintetici, l’espansione della produzione di energia rinnovabile senza compromettere la produzione alimentare e la promozione di metodi di produzione sostenibili.

Gli agricoltori si trovano ad affrontare un contesto difficile, caratterizzato dal forte aumento dei costi di produzione dovuto all’aggressione russa contro l’Ucraina e dalla recente siccità estiva” ha sottolineato Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura. “L’agricoltura è un’attività a lungo termine; gli agricoltori europei devono disporre di un quadro giuridico e finanziario chiaro per il futuro. La nuova PAC ci aiuterà a sostenere la stabilità dei mezzi di sostentamento agricolo e a garantire la sicurezza alimentare a lungo termine promuovendo un settore agricolo intelligente, competitivo, resiliente e diversificato. Mi congratulo con gli Stati membri per l’impegno profuso nel finalizzare i rispettivi piani e nel sostenere il settore agricolo. La Commissione continuerà a fornire orientamenti per utilizzare al meglio ciò che la PAC ha da offrire ai nostri agricoltori, alle comunità rurali e ai cittadini in generale.”

A questi primi sette piani strategici,  la Commissione europea assicura che farà presto seguito la rapida approvazione dei 21 piani rimanenti.

I finanziamenti in campo

I sette piani adottati oggi hanno un bilancio di oltre 120 miliardi di €, di cui oltre 34 miliardi di € destinati esclusivamente agli obiettivi ambientali e climatici e ai regimi ecologici. Nel complesso la PAC beneficerà di 270 miliardi di € di finanziamenti per il periodo 2023-2027.

Si tratta di un primo importante passo per modernizzare e semplificare la politica agricola dell’UE secondo l’attuazione della nuova politica agricola comune (PAC) che guarda alla sicurezza alimentare e delle comunità agricole nell’Unione europea con una serie di azioni volte a far volgere verso modernità e sostenibilità il comparto. Un approccio che seguirà anche gli aspetti finanziari per cui saranno distribuiti finanziamenti con una maggiore equità verso le piccole e medie aziende agricole a conduzione familiare e ai giovani agricoltori. Al centro anche sostegno al reddito, sviluppo rurale e misure di mercato.

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Supporto a innovazioni come agricoltura di precisione e ai metodi di produzione agroecologici. Ma anche imboschimento, prevenzione degli incendi, ripristino e adattamento delle foreste.

Per partecipare ai finanziamenti anche limitazione o divieto di pesticidi e per aver arginato l’erosione del suolo. Attenzione anche alla produzione biologica, su cui la maggior parte dei paesi punta di raddoppiare o addirittura triplicare la propria superficie agricola. Invariati i sostegni per le zone soggette a vincoli naturali, come le zone montane o costiere.

Tra i temi centrali anche la sfida del ricambio generazionale per garantire la competitività del comparto. Oltre alla PAC agiranno in tal senso anche altri strumenti finanziari e di supporto del’UE come il dispositivo per la ripresa e la resilienza o i fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE).

 

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