Fertilizzanti Agricoltura
foto Pixabay

Il costo dei fertilizzanti è aumentato del 170%, aggravando ulteriormente la posizione degli agricoltori, già provati dal caro energia.

Ma pare che qualcosa si stia muovendo, come riportato da Coldiretti infatti,  sembrerebbe in arrivo lo stop ai dazi europei sulle importazioni dei concimi per abbassare i prezzi legati all’aumento del gas, in attesa di azioni strutturali sul prezzo.

La Commissione UE ha presentato la proposta al Consiglio di sospendere momentaneamente l’applicazione dei dazi della tariffa doganale comune per alcuni fertilizzanti azotati fino al termine del 2024.

Il provvedimento

La momentanea sospensione dei dazi è relativa all’ammoniaca anidra, il cui dazio attuale è fissato al 5,5% e all’urea, il cui dazio è al 6,5%. I dazi rimarranno solo per Russia e Bielorussia. 

Attraverso questo provvedimento, Bruxelles mira a frenare l’incremento dei prezzi nel mercato dei prodotti di base che dipendono dalle importazioni di fertilizzanti.

Secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, l’Italia ha importato lo scorso anno dall’Ucraina 136 milioni di chili di fertilizzanti, mentre altri 171 milioni di chili arrivavano dalla Russia e 71 dalla Bielorussia. La riduzione degli scambi, in seguito alla guerra in Ucraina, ha incentivato la speculazione, alla luce delle importazioni del nostro Paese pari al 15% sul totale.

I costi dei fertilizzanti alle stelle

L’urea è passata da 350€/t dello scorso anno a 1.150 €/t (dati Cai – Consorzi Agrari d’Italia); il perfosfato minerale è passato da 170 agli attuali 330€/t e, i concimi a contenuto di potassio sono passati da 450 a 850€/t.

Le aziende agricole si trovano spesso a dover scegliere se smettere di produrre o produrre in negativo a causa dei rincari.

Come suggerito da Coldiretti: per ridurre la dipendenza dalle importazioni di fertilizzati dall’estero è importante favorire l’utilizzo da parte degli agricoltori di fertilizzanti con nutrienti organici recuperati dal letame, come il digestato prodotto negli allevamenti, facendo fronte alla carenza di quelli chimici,ma anche grazie all’apporto di sostanza organica e di elementi nutritivi di quest’ultimo per il terreno.

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