“Smart Up” il progetto contro la povertà energetica in Europa

ControcorrenteLa povertà energetica è un problema che tocca da vicino anche l’Europa e spesso il vero tema è una corretta informazione che tuteli le fasce deboli della popolazione. È questo il tema del progetto europeo “Smart UP” che coinvolge cinque nazioni: Francia; Spagna; Malta; Inghilterra -capo progetto- e l’Italia.

L’iniziativa nasce con l’intento di formare almeno 1000 consumatori per nazione. Per farlo seguirà l’esempio tracciato dalla capofila del progetto che da anni ha all’attivo sul tema, così da valutare quale sia il miglior approccio formativo e divulgativo per aiutare le “fasce deboli” sia a sfruttare i servizi messi loro a disposizione – il bonus elettrico ed il bonus gas per intenderci- sia a insegnargli a razionalizzare al meglio i propri consumi.

Per L’Italia la società che seguirà il progetto è l’Aisfor, realtà impegnata su diversi fronti rispetto i progetti europei, che ha lanciato a Roma l’iniziativa lo scorso 14 dicembre, presso la sede del CESV-centro servizi per il volontariato-. Sì perché figure cardine per la divulgazione delle ”buone pratiche” sono gli assistenti sociali, i primi riferimenti per gli utenti disagiati economicamente. “Smart Up” si propone anche di studiare e valutare la strategia migliore per diffondere con efficacia le nozioni sul tema.

Vogliamo aumentare la consapevolezza suoi consumi, al fine di essere più efficaci nel fare cultura dell’efficienza” commenta Marina Varvesi di Aisfor. “Inizieremo con un processo di formazione proprio lavorando sugli operatori sociali, ma anche su tecnici e istallatori- anche se queste figura è più sostanziale in paesi in cui il roll out dei meter intelligenti è in corso come sta accadendo in UK”.

Difatti il progetto dividerà il gruppo di consumatori oggetto della formazione (che saranno coinvolti per candidatura volontaria) con tre diverse tipologie formative e strumenti: dal sollecito telefonico costante, al monitoraggio con diari di compilazione e questionari. Il processo sarà similare nelle altre nazioni e seguirà alcune procedure già testate in Gran Bretagna dal National Energy Actions -NEA- al termine del quale ci si augura che, oltre a coinvolgere in modo efficace i 1000 e “anche qualcosa di più” come auspica Corrado Milito di Aisfor, ci saranno anche gli strumenti per standardizzare la migliore procedura di assistenza a divulgazione che sia da best pratices per aiutare i cittadini europei. L’obiettivo difatti è “assistere i consumatori vulnerabili, valutando i dati del questionario e capire come sono cambiati i consumi nei consumatori coinvolti nella ricerca sociale”, sottolinea la Varvesi.

Al momento l’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico sta offrendo un servizio di assistenza ai comuni e ai cittadini con informazioni sul sito e un servizio telefonico di assistenza. Lo stesso stanno facendo diverse associazioni di consumatori, ma come sottolinea Pieraldo Isolani di Unione Nazionali Consumatoriancora non basta”. Uno dei massimi limiti del sistema dei bonus è dato proprio dalla scarsa informatizzazione della banca dati dello stato per cui “Serve l’automaticità tra i data base INPS, CAF, Comuni, etc. per favorire le procedure di trasmissione del bonus”, ma non solo. I 70 euro del  bonus, secondo Isolani, “sono troppo pochi per spingere le ritrosie del singolo ad andare al comune a informarsi”. Insomma  di lavoro da fare ce n’è e se grazie ad una cooperazione europea trovassimo anche il modo per farlo nel modo migliore e più efficace possibile, non sarebbe affatto male.

Il progetto è iniziato a marzo 2015 e si chiuderà nel 2018. Ora gli strumenti sono pronti e le associazioni ed i professionisti di categoria interessati a collaborare possono farlo, contattando per l’Italia Aisfor (www.aisfor.it), e chissà che non si possa aiutare con i fondi europei le classi meno abbienti le quali, spesso proprio per non cultura energetica e difficoltà di adeguare la propria strumentazione domestica con mezzi più efficienti, sono anche quelli che consumano di più ed in modo meno razionale.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.