Poli industriali centrali per gli obiettivi di abbattimento di CO2

RemAprono i lavori al REM-Renewable Energy Mediterranean Conference&Exhibition nella consueta sede della città di Ravenna, polo industriale energetico di eccellenza e di esempio per il mercato italiano, come evidenzia nei saluti di apertura Innocenzo Titone, Chairman della conferenza

Ravenna nasce come polo del gas, ora anche dell’industria rinnovabili. Per questa sua tradizione in ambito industria ed energia si pone come centro ideale per la transizione a energia verso una bassa emissione di CO2”, sottolinea Titone.

Testimonianza della centralità dei distretti industriali nella politica energetica italiana la Regione Emilia Romagna, territorio che, come presenta l’Assessore Palma Costi per l’economia, lo sviluppo, l’energia e il green, sta portando avanti molte mission in ambito energia, con lo scopo dichiarato di accrescere l’occupazione in Regione. Ecco che: mobilità elettrica, formazione nella pubblica amministrazione, tematiche di efficienza energetica, sviluppo dell’industria sono tutti elementi sostanziali di un piano energetico su cui la Regione sta lavorando.

Insomma ripartire dai territori per fare innovazione e sviluppo in ambito energy “senza dimenticare i diversi comparti” è l’appello accorato di Giuseppe Tannoia, Presidente Confindustria Energia che ricorda come “chiudere una parte di industria dell’oil e gas, vuol dire indebolire la filiera tecnologica. Mentre puntare solo alle rinnovabili significa fare dell’Italia un paese di assemblatori di tecnologie, realizzate all’estero. Il nostro è un paese che può giocare un ruolo primario anche nell’industria delle rinnovabili”.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiara la visione sulla strategicità dei distretti industriali.

Lo evidenzia nel suo intervento il Direttore Generale Palma Cos che ricorda come la strategia energetica nazionale, chiamata in causa più volte nel corso della giornata, è figlia di uno scenario energetico molto diverso, nonostante sia stata realizzata in tempi recenti, indicandone tra i maggiori difetti la scarsa lungimiranza. Per questo l”impegno del Ministero per l’industria e del Sistema Paese è realizzare una nuova strategia, a cui Franco Terlizzese assicura si sta lavorando, pensando scenari e strategie a lungo termine con cui disegnare l’inserimento dell’Italia nel nuovo contesto.

In questo un ruolo strategico lo avranno i distretti industriali, che devono essere preservati e fatti crescere, come sottolinea Terlizzese: ”Ci aspettiamo che i distretti industriali diventino un’opportunità di sviluppo del sistema”. In questo grande attenzione del Ministero all’economia circolare.

Possiamo essere il punto di convergenza delle aziende italiane per sostenere questo sviluppo”, ribadisce Terlizzese. “Dobbiamo realizzare una piattaforma normativa che eviti che il cambiamento di stato da un sistema all’altro rappresenti una crisi profonda e una chiusura dei sistemi”. Cambiando e innovando sui distretti quindi sarà possibile mantenere l’eccellenza industriale del territorio.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.