L’efficienza è “virtuale” nei microchip FPGA

FpgaPiccoli e ancora più piccoli ed efficienti, questa la tecnologia di unA. In prestito dal sistemi ingegneristici più complessi questa tecnologia permette di integrare in uno spazio molto ridotto un circuito “virtualizzato” dentro ad un altro. “Di fatto sono dei chip programmabili che consentono di realizzare un sistema elettronico complesso all’interno di un piccolo microcircuito con un livello di integrazione altissimo” spiega ai microfoni di Canale Energia Gabriele Burnelli Lead Hardware Engineer RoTechnology. “Questa struttura è una scatola cinese che vede due componenti appartenenti a due famiglie diverse, un Microcontrollore IP Software ARM e un FPGA Xilinx, integrati virtualmente uno dentro l’altro”. Questo mix ha la caratteristica di essere scalabile e  modulabile e soprattutto efficiente. “Una simile operazione” continua Burnelli “si effettua quando c’è bisogno di utilizzare algoritmi matematici complessi insieme ad una logica hardware programmabile. Ad esempio per un progetto in ambito aereospace abbiamo realizzato all’interno di un FPGA molto grande un microcontrollore, così da ottimizzarne il processo di calcolo, ottenendo una efficienza complessiva dello strumento”.

Per ottenere un risultato simile, in alternativa alla virtualizzazione, bisognerebbe comporre fisicamente sulla scheda la fusione dei due chip,  unendoli da piste di rame realizzate fisicamente sulla board, con tutti i problemi elettromeccanici del caso. 

La  tecnologia, consolidata su frontiere ingegneristiche particolarmente esigenti come l’aerospaziale o l’aeronautica, è caratterizzata da una complessità e un costo di realizzazione rilevante. Ciò non la rende competitiva su applicazioni commerciali standard, mentre può rappresentare, per chi ne padroneggia con competenza il know how, un vantaggio tecnologico consistente nello sviluppo di applicazioni complesse e innovative anche di uso quotidiano.

Zed

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.