Piano per la ripresa e la resilienza, la Commissione europea approva le modifiche

La richiesta presentata il 4 marzo 2024 presentava delle modifiche di carattere tecnico

La Commissione ha approvato il 26 aprile la richiesta di revisione mirata del Piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia. La richiesta presentata il 4 marzo 2024 presentava delle modifiche di carattere tecnico a seguito alla revisione completa del piano italiano, adottata dal Consiglio l’8 dicembre 2023.

Si tratta di un Piano che ammonta a 194,4 miliardi di euro, di cui 71,8 miliardi di euro di sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro di prestiti. Comprende un totale di 620 tappe e obiettivi, 66 riforme e 150 investimenti.

Ad oggi sono stati versati all’Italia oltre 102 miliardi di euro, compreso il prefinanziamento. Il che ammonta a circa il 50% dei totali destinati al Paese.

I progetti sostenuti in Italia per la ripresa e la resilienza

Screenshot 2024 04 29 10.47.18Screenshot 2024 04 29 10.47.52Cosa prevedono i progetti di transizione green

Le principali sfide individuate dall’Italia nel suo piano di transizione e resilienza comprendono la necessità di migliorare la gestione delle risorse idriche e dei rifiuti, significativi progressi nella mobilità sostenibile e il rafforzamento dell’efficienza energetica degli edifici.

Misure chiave per la transizione verde

Il piano di ripresa e resilienza dell’Italia sostiene la transizione verde con investimenti chiave in:

  • efficienza energetica negli edifici residenziali e pubblici (16,9 miliardi di euro).
  • mobilità sostenibile (34,5 miliardi di euro).
  • sviluppo delle energie rinnovabili e dell’economia circolare e miglioramento della gestione dei rifiuti e delle acque (24,7 miliardi di euro).
    • Tali investimenti sono accompagnati da importanti riforme volte a:
      migliorare l’efficienza nell’uso e nella gestione delle risorse idriche e dei servizi pubblici locali.
    • aumento del tasso di riciclaggio.
    • distribuzione di punti di ricarica per veicoli elettrici.
    • aumentare la concorrenza nel mercato elettrico.
    • migliorare il funzionamento delle concessioni nei porti italiani.
    • semplificare i vari quadri giuridici per accelerare gli interventi di efficienza energetica e i progetti di infrastrutture di trasporto.

Il piano modificato, incluso il capitolo REPowerEU, ha ulteriormente rafforzato l’attenzione sul piano della transizione verde, destinando il 39% dei fondi disponibili a misure a sostegno degli obiettivi climatici (rispetto al 37,5% del piano originale).

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