Oggi si celebra la Giornata mondiale della foresta amazzonica, tra luci e ombre

Sebbene il tasso di deforestazione dell’Amazzonia sia calato, non è il momento di abbassare la guardia.

Foresta amazzonica, Amazzonia, Brasile
Foto di Tom Fisk/Pexels

Dopo quattro anni di crescente devastazione, il tasso di deforestazione dell’Amazzonia brasiliana è calato del 33,6 per cento nei primi sei mesi dall’insediamento del presidente Lula. Una buona notizia con cui celebrare la Giornata mondiale della foresta amazzonica di oggi 5 settembre, istituita proprio dal Brasile nel 1850.

Del resto, è il Paese che ospita la porzione più ampia del polmone verde (il 60 per cento) e la maggior parte delle persone che popolano il bacino amazzonico. Un’area di 6,7 milioni di chilometri quadrati che si estende anche in altri otto Paesi: Bolivia, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana francese, Perù, Suriname e Venezuela.

L’impatto degli incendi sull’equilibrio della foresta

Il fatto che la deforestazione sia diminuita è molto positivo anche perché si traduce in un minor numero di incendi dolosi che, insieme all’aumento delle temperature e dei periodi siccitosi, hanno portato alcune zone dell’Amazzonia sud-orientale a emettere più anidride carbonica che ossigeno. I ricercatori sono preoccupati che l’intera foresta, che ha già perso il 17 per cento della sua vegetazione nativa, possa raggiungere un “punto di non ritorno”.

Uno scrigno di biodiversità da preservare

L’Amazzonia costituisce un insieme di ecosistemi variegati, che ospita il 15 per cento della biodiversità terrestre. È un gigantesco serbatoio di carbonio e contribuisce alla regolazione del clima e del ciclo idrologico a livello globale. Per capire come tutelare meglio questo prezioso tesoro, l’8 e il 9 agosto si è tenuto un importante summit nella città brasiliana di Belém che, tuttavia, si è concluso con una risoluzione poco efficace: non presenta, infatti, un obiettivo comune per la deforestazione zero entro il 2030.

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Il Politecnico di Milano e la tutela dell’Amazzonia ecuadoriana

Una notizia più positiva giunge invece dall’Italia: in occasione dell’Amazon Rainforest Day, la business school del Politecnico di Milano ha annunciato una collaborazione con Green Future Project per sostenere il ripristino della biodiversità nella riserva di Narupa, nell’Amazzonia ecuadoriana.

La scuola sosterrà, inoltre, la rigenerazione della degradata foresta di mangrovie a Marovolavo in Madagascar, attraverso la piantumazione di specie arboree autoctone; la produzione di energia pulita generata dal parco eolico di Tamil Nadu, situato in India; e la protezione forestale della riserva di Canadé, in Ecuador.

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