neutralità carbonica

Nasce oggi 15 giugno CO2alizione Italia, un’iniziativa a cui hanno preso parte più di 60 aziende italiane, con l’intento di aumentare il livello di impegno verso la neutralità climatica. Questo sarà implementato attraverso l’adozione di una governance innovativa, che formalizzerà il suo impegno attraverso lo Statuto societario.

L’impegno delle aziende

Le aziende si impegnano a modificare il proprio modello operativo e di business verso un’economia a zero emissioni di gas climalteranti, integrando questo obiettivo all’interno dello Statuto societario, così che diventi un vero e proprio obiettivo dell’azienda.

CO2alizione Italia si prefigge l’obiettivo di far adottare questa pratica al maggior numero di aziende possibile, in modo tale che si arrivi al raggiungimento dei target di neutralità climatica fissati dall’UE al 2050.

Il fatto di inserire la neutralità climatica tra le finalità statutarie rappresenta la volontà formale del settore privato di raggiungere l’obiettivo di protezione del clima.

“In assenza di leggi e piani regolatori coraggiosi, afferma Paolo Di Cesare, co-founder di Nativa, fra i promotori di CO2alizione, è essenziale adottare strumenti innovativi capaci di liberare le energie creative dei singoli e dare vita a processi collaborativi mai sperimentati prima. Per questo è necessaria una condizione abilitante in grado di rendere permanente e istituzionalizzare, come parte integrante della governance aziendale, l’azione delle imprese verso il raggiungimento della finalità di neutralità climatica, affiancandola alla finalità di profitto. È giunto al termine il tempo delle promesse generiche. Comincia il tempo dell’impegno elevato a finalità stessa dell’impresa”.

Il modello sarà dunque quello di una maggiore assunzione di responsabilità da parte delle aziende e l’impegno di rendicontare ogni anno le politiche messe in atto per la protezione del clima.

L’iniziativa è stata lanciata presso Associazione Civita, alla presenza del segretario generale Simonetta Giordani, del presidente di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi e degli esponenti delle aziende aderenti.

La decisione di un gruppo di imprese di diventare leader dell’azzeramento delle emissioni di gas serra, ha dichiarato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile,  dà un contributo importante all’aumento dell’impegno nazionale contro la crisi climatica. Dimostrare che un gruppo di imprese può avere successo nel percorso della neutralità climatica, senza costi eccessivi e con buoni risultati anche economici, porta un contributo significativo al taglio delle emissioni di gas serra, ma è ancora più importante perché genera un effetto di trascinamento a livello nazionale e internazionale”.

Hanno aderito a CO2alizione Italia: Aboca, Acetificio de Nigris, Adr Center, Antica Erboristeria, Arkage, Beste, Cef Publishing, Chiesi Group, Damiano, Danone Italia, Davines, E’Ambiente, E80, Emsibeth, Enetec, Engine, Erbolario, Erbolario Franchising, Eurotherm, Evogy, Fedabo, Feudi San Gregorio, Fileni, Florim, Garc Ambiente, Garc, Gelit, Grassi, Green Future Project, Gruppo Hera, Gustibus Alimentari, illycaffè, Intexo, Irritec, Jonix, Kerakoll, Lazzerini, Lenet Group, Lundbeck Italia, Mine Studio, Mutti, Nativa, Nespresso Italiana, Nwg Energia, Nwg Italia, Onde Alte, Palm, Panino Giusto, Pattern, Perlage Winery, Fratelli Piacenza, Polimi Graduate School of Management, Redo, Renovit, Reti, Sales, Save The Duck, Siav, Slowear, Snam, The ID Factory, ViCook, Way2Global.

Come aderire a CO2alizione Italia

Per aderire a CO2alizione Italia si deve modificare lo Statuto entro 12 mesi dalla sottoscrizione dell’impegno con l’inserimento della neutralità climatica tra le finalità d’impresa. Successivamente, ogni azienda deve stabilire e rendicontare ogni anno azioni e obiettivi concreti rispetto all’impegno preso.

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