Mobilità: tecnologia Mild Hybrid made in Marche per veicoli pesanti

L'intervista a Enrico Cappanera, generale manager di Green Vehicles

iltaglio delle emissioni nella mobilità pesante grazie ad una innovativa tecnologia frutto di una ricerca sviluppata nelle Marche. È l’obiettivo dell’azienda jesina Green Vehicles, che punta su un sistema di propulsione ibrida più sostenibile da applicare a veicoli commerciali compresi tra 3,5 e 7 tonnellate.

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Foto di Rodrigo Abreu su Unsplash.

Sulle performance e sull’applicazione del Mild Hybrid, Canale Energia ha intervistato il generale manager dell’azienda, Enrico Cappanera.

Avete puntato su un sistema di propulsione per la mobilità sostenibile in grado di migliorare l’efficienza energetica di camion, furgoni e bus. Quali sono i risultati in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni?

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Enrico Cappanera, generale manager di Green Vehicles, e il cfo del gruppo, Stefano Ceccolini.

Il sistema di propulsione ibrida della nostra società è in grado di migliorare del 20% consumi ed emissioni. In Italia, in particolare, ma anche in Europa e nel mondo il sistema ibrido è quello più utilizzato in questo momento. I veicoli elettrici sono ancora in una fase di inserimento nel mercato. Riteniamo che per le auto ci siano già le case madre ad essere ben impegnate a produrre e commercializzare i veicoli ibridi. Per quanto riguarda, invece, camion, bus e furgoni da lavoro l’offerta ibrida è pari a zero. Crediamo ci sia un grande potenziale di sviluppo. Abbiamo già realizzato decine di veicoli ibridi con grande successo. Confidiamo di poter incrementarne la vendita sia in Italia che all’estero.

Si tratta di un’innovazione tecnologica orgogliosamente marchigiana. Come è nata l’idea e come è stata sviluppata?

Nel 2017 è stata sviluppata dall’ingegnere neolaureato Lodovico Basilici Menini con una tesi di laurea che ha catturato il nostro interesse. Abbiamo assunto l’ingegnere e con lui abbiamo realizzato il brevetto nazionale nel 2019. Poi nel 2020 siamo riusciti a estendere il brevetto in tutto il mondo. Ora, grazie a Invitalia, abbiamo vinto un bando che si chiama Next Appennino aprendo una sede operativa in zona terremoto a Fabriano. Questo ci ha permesso di sviluppare ed industrializzare il prodotto grazie a 1,3 milioni di euro.

La vostra tecnologia, applicata alla mobilità, permette a una vettura di essere omologata come ibrida?

La nostra tecnologia permette di avere scritto sul libretto: “Veicolo ibrido realizzato dalla società Green Vehicles”. Questo consente, oltre ai risparmi già illustrati, anche di avere la possibilità di accedere alle zone Ztl, siamo in grado di realizzare questi kit principalmente su veicoli commerciali sia usati che nuovi, con omologazione di secondo livello. Cioè veicoli appena acquistati che vengono resi ibridi e poi immatricolati e venduti. Esistono milioni di veicoli turbo diesel usati che inquinano altamente. Questo primo step di ibridizzazione può veramente migliorare la qualità dell’aria nei nostri centri urbani.

Recentemente siete stati tra i protagonisti della Giornata Nazionale del Made in Italy allo Smau di Parigi, la principale fiera italiana dedicata all’innovazione. Come è stata l’esperienza e quali i prossimi passi?

Abbiamo passato tre giorni allo Smau di Parigi presso l’incubatore più grande al mondo che si chiama Station F. Abbiamo trovato grandi opportunità di sviluppo delle nostre soluzioni. Stiamo proprio adesso partecipando a una selezione per poter aprire una filiale a Parigi e poter conquistare i mercati europei. Start up e Pmi innovative, come la nostra, in Europa vengono supportate con finanziamenti dedicati e con supporto all’ingresso nei mercati. È quello che serve per creare competitività in Europa, che è in grande ritardo sugli sviluppi del futuro dell’automotive, al contrario dei produttori cinesi ed asiatici.

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Freelance nel campo della comunicazione, dell’editoria e videomaker, si occupa di temi legati all’innovazione sostenibile, alla tutela ambientale e alla green economy. Ha collaborato e collabora, a vario titolo, con organizzazioni, emittenti televisive, web–magazine, case editrici e riviste. È autore di saggi e pubblicazioni.