In Kenya, la mobilità elettrica si fa strada sulle due ruote

La startup Spiro sbarca nel Paese che sta ospitando l’Africa Climate Summit. Lì, costruirà le infrastrutture necessarie alla diffusione di oltre un milione di moto elettriche.

Spiro, Kenya
I veicoli della startup © Spiro

Le motociclette sono fra i mezzi di trasporto più diffusi nei Paesi africani. Ridurne le emissioni inquinanti è la missione della startup Spiro che, dopo aver portato 10mila scooter elettrici in Benin, Togo e Ruanda, ne distribuirà 1,2 milioni in Kenya. Lo ha svelato il presidente della nazione, William Ruto, a pochi giorni dal primo Africa Climate Summit in programma nella capitale, Nairobi, dal 4 al 6 settembre.

Le nuove opportunità di lavoro legate alla transizione ecologica

“La mobilità elettrica è fondamentale per affrontare sfide come l’aumento dei prezzi dei carburanti, l’inquinamento atmosferico e le ripercussioni sulla salute dei cittadini”, ha dichiarato Ruto, aggiungendo che l’arrivo di Spiro contribuirà parallelamente alla creazione di nuovi posti di lavoro. L’azienda, che ora costruisce la maggior parte dei suoi veicoli in Cina, sposterà infatti una parte della produzione in Kenya.

Il modello di business di Spiro

Agli abitanti saranno offerti 50mila scellini kenioti (circa 320 euro) per sostituire la loro moto a benzina con una elettrica. Dopodiché, potranno pagare un abbonamento giornaliero di circa 255 scellini (meno di due euro) per saldare con calma il debito e avere accesso alle stazioni di scambio delle batterie, dove sostituire quelle scariche con altre completamente cariche.

Leggi anche: La Bei investe nell’idrogeno verde del Kenya

Un sistema che consente di vendere i veicoli a un prezzo più basso e che, per funzionare, necessita di una rete capillare di stazioni, dislocate sia nei centri urbani sia nelle aree rurali: in Kenya ne verranno costruite tremila. I tassisti che hanno già preso parte al programma, secondo le stime della startup, hanno registrato un incremento dei profitti da circa cinque a dieci euro al giorno. In autunno, prenderà il via anche la distribuzione di 140mila mezzi in Uganda.

Il nuovo servizio di Uber in Kenya

A fine agosto anche Uber, azienda che mette in collegamento autisti e passeggeri tramite app, ha lanciato un nuovo servizio in Kenya, ribattezzato Electric Boda (dal nome usato dai nativi per chiamare i taxi): una flotta di tremila moto elettriche, operative entro sei mesi. Il Paese, che genera il 90 per cento della sua elettricità da fonti rinnovabili, mira a diventare leader della transizione del continente a una mobilità più sostenibile.

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.