La maggior parte degli europei approva le misure adottate dall’UE durante la crisi energetica

L’86 per cento dei cittadini europei ritiene sia stato importante adottare iniziative a livello comunitario, nell’ultimo anno, per limitare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia su consumatori e imprese. A rivelarlo è l’indagine Eurobarometro Flash che, nel mese di agosto, ha coinvolto più di 26mila abitanti dei 27 Stati membri dell’UE.

No alla dipendenza da Paesi terzi, sì all’uso sostenibile delle risorse

Stando ai risultati dell’indagine, pubblicati l’11 settembre, oltre otto europei su dieci si sono detti favorevoli:

• alla promozione dell’uso sostenibile delle risorse naturali (86%);
• all’agevolazione dell’acquisto congiunto di gas da parte dei Paesi europei per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento (82%):
• alla creazione di partenariati con altri interlocutori a livello mondiale, quali Regno Unito, Stati Uniti, Giappone e Australia (81%);
• alla riduzione delle eccessive dipendenze commerciali da nazioni come la Russia o la Cina (80%);
• al rafforzamento della competitività dell’industria europea delle tecnologie pulite (80%).

L’Eurobarometro e il sostegno all’Ucraina

Per quanto riguarda il futuro, l’86 per cento degli intervistati ritiene che le scorte di gas nell’Unione europea debbano essere ricostituite per evitare il rischio di penuria, l’85 per cento che l’UE debba promuovere la produzione di tecnologie pulite all’interno degli Stati membri e il 79 per cento che le misure comunitarie debbano mirare a ridurre il consumo energetico.

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Inoltre, l’86 per cento approva che l’UE continui a fornire sostegno umanitario alle persone colpite dal conflitto in Ucraina, il 77 per cento accetta che le persone in fuga dalla guerra siano accolte negli Stati membri e il 71 per cento è favorevole all’imposizione di sanzioni economiche nei confronti della Russia.