Community mobility sharing, un modo nuovo per pensare l’auto elettrica

GaiaGo, piattaforma di mobilità elettrica integrata negli edifici, vara con Sorgenia la prima community. Mobilità finanziata dall'advertising e microcosmi di quartiere le prossime sfide dell'azienda

GaiaGo Sorgenia Community Mobility Sharing 3

Andare al lavoro con i mezzi e poi muoversi con un’auto, elettrica, messa a disposizione dalla propria azienda per poter agilmente raggiungere un cliente fuori zona o magari impiegare la pausa pranzo per raggiungere la palestra o fare la spesa.

Tutto questo è possibile con lo sviluppo del cosiddetto “community sharing”. È quanto sta facendo GaiaGo, piattaforma di mobilità elettrica integrata negli edifici, che ha inaugurato con Sorgenia a Milano la messa in linea di un nuovo modo di pensare la mobilità. Altro aspetto interessante è l’ottimizzazione che si può raggiungere grazie ad algoritmi e nuove tecnologie. Per un target di circa 300 persone, la flotta coinvolta nello sviluppo della community è composta da tre auto elettriche. “È stato importante studiare la strutturazione delle ore di mobilità della community, valutando la reale disponibilità degli spostamenti e l’organizzazione del tempo. Altro elemento da considerare è il tempo di ricarica e il tipo di utilizzo”, spiega a Canale Energia Mattia Zara, marketing director di GaiaGo. “È possibile calendarizzare tramite l’App in dotazione ai dipendenti, il proprio uso del veicolo elettrico il che ne facilita l’utilizzo”. Un concetto di mobilità sostenibile che va di pari passo con la costruzione di valore per la community.

Nello sharing c’è spesso uno scarso rispetto del vettore e anche una tendenza ad andare troppo veloci per non perdere minuti preziosi che si pagano. Un elemento che ha aumentato la quantità di sinistri. In questo nostro concetto di sharing, invece, abbiamo cercato di valorizzare l’aspetto della sicurezza, della condivisione e della calma di impiego. Nell’ottica di far fare un’evoluzione al concetto di car sharing”. Al termine di ogni percorso, i dipendenti ricevono una email in cui gli viene conteggiato il risparmio di CO2 generato. Uno stimolo ad aumentare la consapevolezza delle proprie azioni.

Il progetto è iniziato a Gennaio. Ad oggi le auto sono usate al 50% delle potenzialità di ore a disposizione. “L’obiettivo è arrivare a coprire un uso del 100%” spiega Zara “La community va tranquillizzata sul fidarsi dell’auto elettrica favorendone l’uso per spostarsi”.

Pensare al “miglio della mobilità” per progettare le smart city

Qualità della vita e tempo per effettuare gli spostamenti sono le chiavi per approcciare alla mobilità in modo nuovo. “Non possiamo prescindere dai nuovi modelli di urbanizzazione, il cosiddetto miglio della mobilità”. L’approccio è guardare ad un mix di opportunità di spostamento: biciclette e a piedi per piccoli tratti. Auto elettrica e mezzi pubblici in città, ferrovia e auto privata, magari in pooling, per lunghe percorrenze.

L’ideale sarebbe realizzare una mobilità condivisa per la comunità con il valore della fiducia”. Su questo GaiaGo ha le idee chiare e ha deciso di spostare l’asticella della sfida un po’ più su: “Lanceremo il market place della mobilità finanziata da un modello di advertising, in modo da non far sostenere all’utente il costo della scelta del vettore”.

Un progetto di condivisione più esteso è quanto sarà varato a Roma, sempre quest’anno. In questo caso l’obiettivo della comunity riguarda un quartiere, il Flaminio. “Il progetto ruota intorno a un albergo etico che ha al suo interno tutto personale disabile qualificato. La struttura è inserita nel tessuto della comunità, coordina spazi e servizi business ad uso degli avventori della struttura ma anche di esterni”. Insomma un primo passo per costruire un microcosmo della mobilità e dei servizi condivisi e sostenibili.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.