Una carta per difendere la salute dai cambiamenti climatici

Nasce la Carta Internazionale di Roma a cura di esperti di sanità nel mondo. Indicate raccomandazioni e buone pratiche per limitare il fenomeno

Salute AmbienteSono oltre 500 i ricercatori provenienti da 27 Paesi, che si sono riuniti nel corso del primo Simposio Internazionale Health and Climate Change , a Roma, presso l’Istituto Superiore di Sanità, dal 3 al 5 dicembre da cui è nata la Carta Internazionale di Roma. Il documento nasce come strumento d’indirizzo per fornire raccomandazioni e suggerire azioni utili ai decisori politici, ma anche per favorire la divulgazione della consapevolezza sul tema.

La Carta è basata su evidenze scientifiche per contrastare e contenere i rischi per la salute prodotti dai cambiamenti climatici. Il testo è articolato in ventiquattro raccomandazioni relative ai diversi temi in cui i determinanti ambientali influenzano fortemente la salute.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità oggi ci dice che circa 250mila morti l’anno nei prossimi vent’anni saranno attribuibili, direttamente o indirettamente al cambiamento climatico– afferma in una nota Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Ricciardi ha dato le dimissioni anticipate dall’incarico a dicembre c.m. ma saranno esecutive da Gennaio ndr.) –Come scienziati abbiamo il dovere di richiamare l’attenzione su questo problema, farlo diventare una priorità e indicare strategie per invertire questa drammatica tendenza prima che sia troppo tardi”.
“Dalle ondate di calore, all’approvvigionamento idrico fino a quello alimentare e allo smaltimento dei rifiuti. La qualità della nostra vita, la nostra salute e la stessa nostra sopravvivenza sono quindi messe a serio rischio dai cambiamenti climatici prodotti soprattutto dall’inquinamento. Questa sfida – conclude il Presidente – si vince con la collaborazione di tutti. Dai decisori politici, al mondo industriale, a quello dell’educazione e attraverso i nostri atti quotidiani. C’è bisogno di tutti”.

Le indicazioni presenti nella Carta

Medications Green SaluteRischi da inquinamento della risorsa idrica, malattie date dal clima tropicizzato come diarrea, infezioni delle basse vie respiratorie e malaria ed eccesso di calore che danneggia sopratutto i bambini, aumento di patologie psicologiche di media entità, aumento di malattie infettive, sono alcuni degli elementi di criticità per la salute evidenziati dal Simposio Internazionale.

Tra i suggerimenti si annovera un richiamo agli stili di vita e allo sviluppo sostenibile per la gestione degli ecosistemi in modo da scongiurare una “sesta estinzione di massa”.
Non si manca di sottolineare la strategicità delle aree verdi e delle aree blu che devono essere tutelate e possibilmente aumentate, in quanto risorsa di benessere fisico e mentale. Si suggerisce infine il conteggio delle esternalità dei costi nei beni e servizi “per ridurre le fonti di emissioni di carbonio, i benefici economico-sociali derivanti da investimenti in un sistema sanitario sostenibile, anche dal punto di vista ambientale“.

Tra le risoluzioni l’informazione e la formazione ai cittadini oltre che al personale medico e sopratutto agli stakeholder politici e istituzionali; l’uso di tecnologie verdi negli impianti ospedalieri e sopratutto lo sviluppo di un approccio olistico per la risoluzione dei problemi. Si suggerisce anche lo sviluppo di interconnettività e la cooperazione in quanto “necessari per migliorare la resilienza verso i cambiamenti climatici controllandone gli effetti e non subendoli“. Vedi la Carta Internazionale di Roma completa.

Nasce la Casa della sostenibilità

Il tema salute è ora inscindibilmente legato ai cambiamenti climatici ed è sempre presente all’Istituto Superiore di Sanità dove in questa direzione è stato sviluppato dal Dipartimento Ambiente e Salute dell’ISS attraverso il progetto della casa della sostenibilità che diventerà una costruzione ecosostenibile, un modello per sfruttare le risorse e le energie rinnovabili, ridurre gli sprechi, migliorare il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio.
La casa rappresenterà anche un luogo di interazione con l’esterno oltre che un modello educativo.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.