Tecnologie verdi ed e-car prospettive per l’Europa e l’Asia Pacifico

  • Cresce la discussione sui veicoli elettrici nei paesi dell’Asia Pacifico, soprattutto rispetto ai temi batterie e infrastrutture. E’ quanto emerge dall’ultima analisi di Globadata.
  • Nel frattempo l’Europa guarda al tema delle batterie agli ioni di litio, strategiche per la crescita del settore delle auto elettriche e pensa a come diventare più autonoma nelle tecnologie verdi.
  • Tutti obiettivi possibili secondo uno studio di Transport & Environment (T&E) che  sottolinea come ci sia l’opportunità per il Vecchio Continente di modernizzarsi e guardare al settore delle batterie in modo autonomo già dal 2027.

produzione di batterie per ecar proiezione al 2027

Un’Europa autonoma nella produzione di tecnologie verdi come le batterie fondamentali per il settore dell’automotive elettrico è possibile.  E’ quanto riferisce uno studio di Transport & Environment che prevede anzi di poter anticipare i tempi rispetto al 2030 con una scadenza al 2027.All’orizzonte però c’è un concreto pericolo dato dalla forte concorrenza, non asiatica stavolta, ma degli Stati Uniti di America. Difatti grazie all’ “Inflation Reduction Act (IRA)”, dedicato alle tecnologie verdi, gli USA stanno spingendo diverse produzioni e aziende a migrare. Vediamo nel dettaglio cosa dicono i due rapporti.

Un fondo sovrano per garantire la crescita delle tecnologie verdi in Europa

La soluzione proposta da T&E, è l’avvio di Fondo Sovrano Europeo che vada a sostenere le tecnologie verdi direttamente interessate dalla IRA Statunitense, quindi veicoli elettrici, batterie ed energie rinnovabili, direttamente rivolto alle imprese.

Già oggi metà delle celle per batterie agli ioni di litio utilizzate nell’UE è prodotta nel

Continente”, dichiara Veronica Aneris, direttrice di T&E ItaliaL’Inflation Reduction Act ha però cambiato le regole del gioco: per questo l’Europa deve garantire maggiori risorse se non vuole rischiare di perdere gli impianti produttivi già previsti e i relativi nuovi posti di lavoro a favore degli Stati Uniti. In questo quadro, per l’Italia è urgente sviluppare un piano atto a collocare la sua industria nazionale in una posizione strategica lungo la nuova catena del valore”.

Il fondo sovrano così pensato andrebbe a velocizzare l’erogazione dei finanziamenti alle imprese rispetto al Next Generation EU, e si dovrebbe finanziare attraverso l’emissione comune di debito. L’intento è garantire pari condizioni ed equità di opportunità tra i singoli Stati.

Occasione anche per semplificare le norme UE rispetto gli aiuti di Stato a favore dei progetti verdi al fine di aumentarne i volumi di produzione. Seguendo in un certo senso le dinamiche in atto in USA.
“La nostra analisi dimostra che c’è ancora molto potenziale da catturare nella costruzione della nuova filiera automotive europea,” conclude Veronica Aneris. 

Il potenziale dell’industria green nello scenario europeo

scenari di crescita delle tecnologie verdi secondo tec

Nel grafico si evince come

  • lo scenario normativo segue il calendario delle normative UE per l’eliminazione graduale delle auto a benzina e diesel e furgoni, ad es. la quota di auto elettriche a batteria per raggiungere il 59% nel 2030 e il 100% nel 2035. Quindi la domanda annuale di batterie da veicoli elettrici e applicazioni ESS vedrebbe un aumento a 860 GWh entro il 2030 e quasi 1.500 GWh entro il 2035.
  • Lo scenario potenziale rivela le opportunità dell’industria si riferiscono agli impegni dei carmarker più ambiziosi in termini di quota di veicoli elettrici nelle vendite totali. In questo caso la domanda potrebbe salire a 1.240 GWh di 2030 e oltre 1.790 GWh entro il 2035. 
  • Lo scenario di base rappresenta la media tra il potenziale normativo e il potenziale industriale scenari. In questo caso la domanda raggiungerebbe 1.050 GWh entro il 2030 e 1.645 GWh entro il 2035.

Secondo l’analisi di Transport & Environment per soddisfare uno di questi scenari di domanda l’Europa deve costruire capacità sufficienti lungo l’intero catena di fornitura, dalla produzione di batterie (o gigafactories), attraverso la produzione di catodo e litio affinamento al riciclaggio delle batterie.

battery scenario

 

In Asia Pacifico cresce la discussione sulle e-car

Misa Singh, analista di GlobalData, commenta: “Insieme ai veicoli elettrici, anche la discussione sull’infrastruttura legata ai veicoli elettrici sta prendendo piede, poiché le aziende sono preoccupate per l’infrastruttura di ricarica. Vi è un forte investimento nella produzione di batterie, in quanto la domanda di batterie agli ioni di litio è in aumento a causa della crescita dei veicoli elettrici. Inoltre, le aziende sono in attesa di idrogeno veicoli elettrici a celle a combustibile (HFCEV).”

I primi cinque paesi dell’area Asia pacifico in cui cresce significativamente la discussione sui veicoli elettrici sarebbero: India, seguita da Cina, Australia, Hong Kong, Taiwan e Giappone. Il dato di interesse emerge dalle diverse dichiarazioni di investimento in know how, come il caso dell’indiana Mahindra e Mahindra che sta assumendo 900 ingegneri per sviluppare nuove capacità di prodotto elettrico e rafforzare le competenze EV. L’azienda prevede di avere una linea di cinque SUV elettrici entro il 2026-2027-quattro EV ground-up mentre il quinto sarà XUV4OO, l’elettrificato e la versione più grande dello XUV3OO. In Cina si registrano aumenti delle vendite dei veicoli elettrici di oltre il 50%. Mentre in Australia si punta al potenziale dei veicoli elettrici a celle a combustibile a idrogeno.

Singh conclude: “I veicoli elettrici stanno progressivamente prendendo il comando nel guidare lo sviluppo dell’industria automobilistica nell’attuale era dell’innovazione. Le aziende stanno investendo in questa tecnologia rispettosa del clima in quanto sono convenienti e riducono il consumo di energia e le emissioni.”

 

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